In occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia e della Riabilitazione, che si celebra ogni anno l’8 settembre, Stefano Inglese, responsabile nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato-CittadinanzAttiva e Vincenzo Manigrasso, presidente dell’AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti), hanno annunciato la prossima stipula di un protocollo d’intesa comune, che si pone fondamentalmente l’obiettivo di orientare maggiormente ai bisogni dei cittadini i servizi e le prestazioni di riabilitazione, con un’attenzione particolare agli aspetti strettamente e direttamente collegati alla prevenzione della disabilità.
Tra i punti principali dell’accordo, azioni studiate per ridurre i tempi di attesa e favorire una maggiore responsabilizzazione di tutte le professioni sanitarie, l’impegno a non selezionare i pazienti in relazione alla difficoltà del caso, l’individuazione di indicatori e standard per la misurazione dell’efficacia dei trattamenti, l’utilizzazione e la valorizzazione della cartella riabilitativa.
«Abbiamo deciso di riprendere con sistematicità e continuità il nostro impegno con i fisioterapisti – ha dichiarato Inglese – perché la riabilitazione rappresenta una delle aree sulle quali si concentra in maniera sempre più significativa la richiesta di assistenza da parte dei cittadini, a causa delle carenze strutturali e della qualità non sempre adeguata delle prestazioni offerte dal Servizio Sanitario Nazionale. Nel corso degli ultimi cinque anni, infatti, abbiamo visto quadruplicarsi la percentuale di segnalazioni al nostro servizio di informazione, assistenza e consulenza in ambito sanitario, PiT [Progetto Integrato di Tutela, n.d.R.] Salute (dall’1,9% all’8,3%), fenomeno ancora più rilevante tra i malati cronici (dal 2,6% al 12,3%)».
«Il nostro obiettivo – ha aggiunto Manigrasso – è quello di contribuire a migliorare l’efficacia delle prestazioni offerte, l’efficienza dei servizi riabilitativi e la qualità della formazione, senza perdere mai di vista la centralità della persona».
Il protocollo prevederà anche un comune impegno per una diversa qualità dell’informazione nei confronti dei cittadini, con particolare riguardo ai programmi terapeutici, agli esiti attesi e a quelli ottenuti, al completamento o meno del percorso riabilitativo e alla trasparenza delle tariffe delle prestazioni private o in intramoenia: un vero consenso informato, frutto di un rapporto reale tra sanitario e paziente.
Sul fronte della formazione, l’accordo punta alla promozione e all’attivazione di percorsi formativi universitari sempre più idonei e ad un sistema di educazione continua in medicina più selettivo.
L’AIFI opererà dal canto suo per la creazione di una rete di consulenti volontari per le sedi locali del Tribunale per i Diritti del Malato e per i servizi PiT sparsi su tutto il territorio nazionale.
La prima iniziativa comune sarà una campagna di informazione sui percorsi formativi dei fisioterapisti e di lotta all’abusivismo professionale, nell’interesse della qualità e delle prestazioni offerte ai cittadini.
«Ci sembra questo – hanno concluso Inglese e Manigrasso – un modo concreto di celebrare questa giornata, al riparo da ogni retorica».
(S.B.)
AIFI (Patrizia Pallara)
06 77201020, 330 889838, info@aifi.net
CittadinanzAttiva (Aurora Avenoso)
06 36718302-408-407, mail@cittadinanzattiva.it
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Fisioterapisti e centralità della persona Si terrà a Tirrenia (Pisa) dal 21 al 23 ottobre il Congresso Nazionale dell'AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti), nel corso del quale verrà firmato anche un importante protocollo d'intesa con CittadinanzAttiva…
- La complessità del "Dopo di Noi" e la logica dei diritti «Può esserci ancora la possibilità di abbandonare l’attuale sistema organizzativo dei servizi e, approfittando dell’occasione di attuare la Legge 112/16 sul “Dopo di Noi”, iniziare con coraggio un processo di…