La pedagogia dei genitori è un movimento di pensiero e di prassi che, sviluppatosi nell’ultimo decennio in Italia, ha ormai manifestazioni concrete nel campo degli studi universitari e della scuola attiva, ma soprattutto nella prassi della vita familiare e delle associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari.
La pubblicazione curata da Maria Rita Dal Molin e Maria Grazia Bettale non è un trattato, ma una raccolta sistematica di esperienze narrate dai genitori, dalle stesse persone con disabilità, dagli operatori e dai professionisti, precedute da brevi ma puntuali prefazioni di esperti nei singoli campi degli interventi.
E così la prima parte – dedicata alla “prima comunicazione” dell’insorgenza della minorazione fatta ai genitori – è stata affidata allo scrittore Mario Rigoni Stern; la prefazione della seconda parte, concernente l’integrazione scolastica, è stata redatta da chi scrive; la terza parte, riguardante l’integrazione sociale e il tempo libero, è stata trattata dalla pedagogista Maria Carmen Bruzzaniti; la prefazione della quarta parte, concernente l’integrazione lavorativa, è stata affidata ad Enrico Montobbio e quella della quinta parte (“Orgoglio e gioia di essere genitori”) ad Andrea Canevaro.
E ancora, le prefazioni della sesta parte – riguardanti rispettivamente il progetto fra scuola, società civile e istituzioni e il capitale umano e la qualità dell’integrazione scolastica – sono state svolte da Marisa Pavone, direttore della rivista «L’Integrazione Scolastica e Sociale» della Erickson e da Marisa Faloppa, direttore della rivista «Handicap & Scuola».
Le conclusioni, infine, sono curate da Maria Rita Dal Molin che, unitamente a Maria Grazia Bettale, è l’impareggiabile animatrice dell’Associazione Integrazione ONLUS di Villaverla, in provincia di Vicenza.
Nel libro pubblicato in questi giorni sono trasfuse le esperienze e lo stile partecipativo col quale le due curatrici svolgono il loro lavoro lungo le zone dell’Alto Vicentino.
Esse incontrano quotidianamente famiglie, operatori e amministratori dei tanti Comuni disseminati per le vallate e riescono a creare un circuito di rapporti interpersonali e interistituzionali, creando una rete formale e informale che sostiene le famiglie nei loro problemi di vita quotidiana.
Per facilitare il collegamento tra le famiglie, l’associazione stessa cura la pubblicazione del periodico «Petalo Azzurro», nel quale sono fornite informazioni alle famiglie stesse e se ne pubblicano le esperienze, in un continuo scambio reciproco che arricchisce tutti in una crescita di cittadinanza attiva. Il libro è sostanzialmente l’eco di questo incessante lavoro.
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