«Dopo il rilevamento degli alberghi accessibili, ora vogliamo raccogliere dati anche su bar e ristoranti», spiega con orgoglio Monika Thomaser, vicedirettrice della Cooperativa Independent L di Merano.
«Continueremo progressivamente ad ampliare il servizio offerto dal nostro sito Alto Adige per tutti, mettendoci in grado di fornire informazioni sul tempo libero, le attrazioni turistiche, i musei e quant’altro sia presente nella nostra regione. Arriveremo a offrire ai turisti con bisogni speciali un vero e proprio pacchetto completo di tutti i servizi accessibili».
Fondata da nove persone con disabilità, la Cooperativa Sociale Independent L. si è costituita nel 1997 e svolge attività diverse finalizzate all’inserimento lavorativo sia in cooperativa sia in enti pubblici e aziende private di persone con disabilità fisiche anche gravi.
«Il nostro punto di forza», continua Thomaser, «è il team tecnico per l’eliminazione delle barriere architettoniche, costituito da un ingegnere disabile, che vi collabora in modo continuativo, un architetto libero professionista, che si occupa principalmente della suddivisione degli spazi, di disegni tecnici e progetti esecutivi, un consulente sociale che, oltre a svolgere una funzione di raccordo tra utente e servizio è sempre presente durante i sopralluoghi, un avvocato che cura gli aggiornamenti di tutte le informazioni sulle leggi specifiche. A loro si affiancano il peer counselor e il direttore della cooperativa».
Südtirol für alle si chiama anche il portale Alto Adige per tutti, presentato dopo oltre due anni di lavoro, realizzato per la sua quasi totalità da persone con disabilità motorie e finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Provincia Autonoma di Bolzano.
Ma cosa contiene esattamente il portale www.hotel.bz.it? «Si tratta – riprende Monika Thomaser – di una guida online particolarmente dettagliata, unica nel suo genere a livello internazionale, su alberghi, pensioni e garni accessibili in Alto Adige. Nelle nostre intenzioni il sito non vuole essere uno strumento di consultazione nel senso tradizionale del termine, ma nemmeno una Guida agli alberghi per disabili. Si è pensato insomma ad un lavoro che fosse destinato a tutti».
Quante strutture avete analizzato? «Esattamente 315 strutture alberghiere situate nei vari comprensori turistici. Per individuarle abbiamo contattato oltre 1.600 strutture alberghiere altoatesine e ne abbiamo valutato l’accessibilità. Un team di esperti (tutti con disabilità) ha elaborato indici di valutazione di qualità in linea con le attese del target cui ci rivolgiamo, ovvero persone con limitate capacità di deambulazione, in sedia a rotelle, ma anche famiglie con bambini piccoli e anziani».
E come vengono presentate le informazioni? «Le informazioni abitualmente fornite dagli hotel sono integrate da ulteriori indicazioni indispensabili per il target. Abbiamo segnalato ad esempio misure precise, come la larghezza della porta, un dato importante per calcolare il passaggio della carrozzina, e abbiamo fatto particolare attenzione ad aspetti quali le caratteristiche del pavimento, lo spazio di manovra e l’altezza di maniglie e interruttori. Ma abbiamo fornito valutazioni anche in termini di confort, facilità di uso e uso autonomo, sicurezza, presenza o meno di assistenza medica, possibilità di accedere ad un’alimentazione particolare, controllo sulla presenza di indicatori per non vedenti, particolari accorgimenti per persone affette da allergie e presenza del servizio bagagli.
Oggi il problema principale è forse proprio quello di dare seguito a questo enorme lavoro affinché tale patrimonio non vada disperso.
Attualmente la Cooperativa ha assunto due persone con un contratto a progetto per tenere i contatti con gli albergatori, le associazioni e i consorzi turistici, mantenere e attualizzare le strutture presenti nel portale, inserire coloro che lo richiedono, incentivare l’offerta per un turismo accessibile tramite la segnalazione del portale a sportelli specializzati, ad altri siti che si occupano di questa tematica non solo a livello nazionale, ma anche in Austria, Germania, Svizzera, Belgio ecc. Di recente, l’Associazione Albergatori (HGV) ci ha proposto di diventare Centro di Consulenza per ciò che concerne l’eliminazione di barriere architettoniche, la ricerca di soluzioni esteticamente piacevoli, secondo i principi del design for all».
(B.P.)
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