Alcune testate giornalistiche hanno parlato di quattromila persone presenti il 15 novembre in Piazza Montecitorio, a Roma. Una cifra forse eccessiva, ma quel che è certo è che lo spazio destinato al sit-in è rimasto gremito sino alla fine della Manifestazione Nazionale indetta dalla FISH, per protestare contro provvedimenti e politiche messi in atto dall’attuale Governo e che si riflettono in modo negativo sulla vita delle persone con disabilità.
Striscioni, sigle, bandiere. Ma soprattutto persone. Persone con disabilità anche gravissime che sono arrivate a Roma da tutta Italia per far sentire la propria voce. Per ribadire uno slogan che ormai è diventato di uso comune non solo nell’ambiente associazionistico – nulla su di noi senza di noi – ma soprattutto per esigere il riconoscimento dei propri diritti.
A catalizzare il malcontento crescente nelle famiglie delle persone con disabilità è stata in particolare la Legge Finanziaria per il 2006, approvata l’11 novembre in Senato, e che sembra studiata apposta per aggravare situazioni di disagio già esistenti.
Come ha evidenziato la FISH in un recente comunicato, infatti, a fronte dei consistenti tagli al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, nel suddetto documento non è presente alcuna traccia neppure dell’inutile e tanto sbandierato contributo per i nuclei familiari che comprendono al loro interno persone con disabilità.
Proprio sulla Legge Finanziaria i delegati della Federazione – con in testa chi scrive – si sono confrontati con il vicepresidente della Camera Publio Fiori che ha ricevuto i rappresentanti delle associazioni che hanno indetto la manifestazione.
Ciò che è emerso dall’incontro è l’impegno personale del vicepresidente della Camera a farsi promotore della presentazione di tre emendamenti alla Legge Finanziaria che sostanzialmente riassumono le richieste espostegli dai membri della FISH.
Un cauto ottimismo rispetto a queste rassicurazioni è senza dubbio lecito, data la complessità dei passaggi parlamentari che interessano l’approvazione definitiva di una Legge Finanziaria e delle sue necessarie coperture economiche. Resta comunque il fatto che le Istituzioni si sono finalmente dovute confrontare con una realtà che non è fatta di soli numeri o di storie particolari, ma di diritti che uno Stato è tenuto a garantire ai propri cittadini.
Nel corso della manifestazione, ad alternarsi al microfono è stata una moltitudine di persone coscienti di questi diritti e della loro quotidiana negazione. Persone intenzionate a non abbassare la guardia e disponibili a ritornare nelle piazze per far invertire un andamento delle cose che ha fatto sì che il Governo si sia ricordato delle persone con disabilità solo durante alcuni eventi legati all’Anno Europeo ad esse dedicato (il 2003), o nel momento in cui sembrava economicamente o politicamente conveniente tirare in ballo storie di “falsi invalidi”.
La delegazione della FISH è stata anche ricevuta in chiusura di manifestazione dal gruppo parlamentare dell’opposizione e insieme all’onorevole Rosy Bindi – responsabile delle politiche sociali per la Margherita – e agli onorevoli Luciano Violante, Luigi Giacco e Livia Turco dei Democratici di Sinistra, i rappresentanti della Federazione si sono confrontati sulle risposte più adeguate alle richieste emerse in questa memorabile giornata.
*Presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).