In direzione ostinata e contraria

Il titolo dell’ultima raccolta del cantautore italiano Fabrizio De André è anche, volutamente, quello del prossimo convegno sulla documentazione in campo sociale, organizzato per il 24 febbraio dal Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara, in collaborazione con il Consorzio per la Documentazione Sociale della città estense e la Rete Nephila dei Centri di Documentazione Sociale Italiani

Foto antica con gruppo di personeAvrà luogo a partire dalle 9 della mattina di venerdì 24 febbraio all’Hotel Nettuno di Ferrara (via Pigna, 5/7) la terza edizione del Convegno Nazionale sulla documentazione in campo sociale, dedicato quest’anno alla Memoria.
«Quello della documentazione sociale – raccontano i promotori dell’iniziativa – è un fenomeno in crescita nel Terzo Settore e ha visto nascere in Italia, negli ultimi 10-15, anni 200 centri di documentazione specializzati nelle più svariate tematiche».

Durante la giornata verranno affrontati tre temi principali, la Memoria come fondamento della documentazione, la Giornata della Memoria attraverso le iniziative delle organizzazioni del Terzo Settore, la Memoria come possibile luogo di incontro tra le generazioni nel volontariato e nel problema dell’invecchiamento del volontariato.

0Il titolo dell’incontro – In direzione ostinata e contraria – mutuato dalla recente antologia del cantautore Fabrizio De André, si riferisce alle caratteristiche specifiche del lavoro di documentazione che sono state individuate dagli ideatori del convegno in un «esercizio di sistematica verifica e relativizzazione del proprio lavoro, tramite il confronto con il lavoro e il sapere degli altri», nel tentativo «di raccontare la complessità, l’ambiguità, talvolta l’ineluttabilità delle realtà “altre”», con l’impegno di «preservare la memoria, per riattualizzarla e sfuggire al rischio di imbalsamarla, per favorire il dialogo tra le culture e le generazioni».

Durante la giornata interverranno Nadia Baiesi (direttrice della Scuola di Pace di Monte Sole), Gian Paolo Borghi (responsabile dei Servizi di Documentazione Storica del Comune di Ferrara), Helen Brunner (psicoterapeuta), Alessandro Cavalli (sociologo), Roberto Camarlinghi (redazione di «Animazione Sociale»), Alessandra Chiappano (INSMLI – Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia), Gian Paolo Manganozzi (Mo.V.I. – Movimento di Volontariato Italiano), Andrea Pancaldi (responsabile del Settore Documentazione del Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara), Marcella Ravenna (psicologa), Anna Lisa Tota (sociologa) e Stefano Vitali (Archivio di Stato di Firenze).

Un ulteriore evento si aggiungerà poi al fitto programma ferrarese di venerdì 24, quando, il giorno successivo (sabato 25 febbraio, Sala Boldin, Via Previati, 18, ore 9.30), verrà proiettato il film-documentario Fascist legacy, per la regia di Ken Kirby, prodotto dall’emittente televisiva inglese BBC e dedicato ai crimini di guerra compiuti dall’esercito italiano durante le campagne d’Africa e nei Balcani nel corso della seconda guerra mondiale.
A presentarlo vi sarà il curatore dell’edizione italiana del film per la RAI Massimo Sani, regista, autore televisivo ed esperto di questioni storiche.
Da segnalare che la stessa RAI, dopo aver richiesto l’edizione italiana del documentario, non ha mai proceduto alla sua trasmissione.

Affine alle intenzioni del film e segnalato dagli stessi organizzatori della sua proiezione di sabato 25 febbraio, è il sito internet Criminidiguerra.it, «un “pezzo nascosto” di storia italiana del Novecento a portata di tutti attraverso un sito web».
Si tratta di uno spazio in cui un gruppo di ricercatori storici e specialisti informatici operanti nel territorio milanese – con la collaborazione dell’Istituto per la Storia dell’Età Contemporanea (ISEC) di Sesto San Giovanni (Milano) – ha raccolto una serie di documenti storici che testimoniano «la repressione operata sulle popolazioni civili da parte delle forze armate italiane nel corso delle guerre coloniali (Libia – Etiopia) e della seconda guerra mondiale (1925-43)».
(B.P.)

L’iscrizione al convegno è gratuita, ma necessaria visto il numero chiuso a 90 partecipanti. Per gli interessati contattare:
Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara
tel. e fax 0532 765728
convegnomemoria@csvferrara.it – www.csvferrara.it
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