L’inserimento lavorativo delle persone con disabilità non è solo una responsabilità sociale e civile per tutto il Paese, ma anche una sfida per lo sviluppo del sistema economico e per la sostenibilità del welfare.
Bisogna tenere conto, poi, che gli effetti provocati dalla competizione globale e dalla conseguente trasformazione del mercato del lavoro hanno reso in questi ultimi anni – al di là di alcuni processi di riforma – ancora più arduo l’inserimento lavorativo delle categorie più svantaggiate, aumentando la richiesta in termini di assistenza. La trasformazione apre quindi scenari nuovi sulle politiche da perseguire nel mercato del lavoro per raggiungere l’obiettivo.
Tra le possibili soluzioni, vi è sicuramente l’impresa sociale, nella quale il lavoratore svantaggiato può inserirsi e acquisire professionalità.
Bisogna tenere conto, poi, che gli effetti provocati dalla competizione globale e dalla conseguente trasformazione del mercato del lavoro hanno reso in questi ultimi anni – al di là di alcuni processi di riforma – ancora più arduo l’inserimento lavorativo delle categorie più svantaggiate, aumentando la richiesta in termini di assistenza. La trasformazione apre quindi scenari nuovi sulle politiche da perseguire nel mercato del lavoro per raggiungere l’obiettivo.
Tra le possibili soluzioni, vi è sicuramente l’impresa sociale, nella quale il lavoratore svantaggiato può inserirsi e acquisire professionalità.
Integrazione: Consorzi Sociali per l’inserimento lavorativo è il titolo del congresso di Roma che lunedì 20 febbraio (Sala Tevere della Regione Lazio, Via Cristoforo Colombo, 212, ore 10) chiuderà un percorso sperimentale di inserimento lavorativo, avviato dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio nel 2004 e che ha avuto come protagonisti ben tredici Consorzi di cooperative sociali del territorio regionale.
L’obiettivo di questo progetto sperimentale è stato quello di costruire un percorso di collocamento mirato per cinquanta persone con disabilità, garantendone formazione e occupazione stabile.
Lo status di disoccupazione, circoscritto dalla Legge Biagi, ha permesso di individuare nel panorama regionale soggetti particolarmente esposti al rischio di esclusione dal mondo del lavoro. Attivando quindi una sinergia – unica nel suo genere in Italia – tra l’amministrazione regionale e le cooperative sociali del territorio laziale, riunite in consorzi, è stato possibile individuare percorsi fattivi di inclusione lavorativa e di occupazione stabile per oltre cinquanta persone con disabilità.
Lo status di disoccupazione, circoscritto dalla Legge Biagi, ha permesso di individuare nel panorama regionale soggetti particolarmente esposti al rischio di esclusione dal mondo del lavoro. Attivando quindi una sinergia – unica nel suo genere in Italia – tra l’amministrazione regionale e le cooperative sociali del territorio laziale, riunite in consorzi, è stato possibile individuare percorsi fattivi di inclusione lavorativa e di occupazione stabile per oltre cinquanta persone con disabilità.
Al convegno di Roma del 20 febbraio, per esporre i risultati del progetto, saranno presenti tra l’altro gli assessori regionali alle Politiche Sociali e alla Formazione Professionale, Alessandra Mandarelli e Silvia Costa.
(E.B.)
(E.B.)
Il programma del convegno è disponibile cliccando qui.
Per ulteriori informazioni: Erica Battaglia, tel. 349 5886585
erica_battaglia@yahoo.it – erica.battaglia@sociale.it
Per ulteriori informazioni: Erica Battaglia, tel. 349 5886585
erica_battaglia@yahoo.it – erica.battaglia@sociale.it
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