È stato approvato nei giorni scorsi, in sede deliberante del Senato, il Disegno di Legge 6231 (già 3417, già 106), denominato Nuova disciplina in favore dei minorati auditivi, relativo sostanzialmente alla cancellazione del termine “sordomuto” dalla legislazione italiana. D’ora in poi, quindi, tale qualificazione verrà sostituita con il termine di “sordo”.
«La denominazione che è stata cancellata – commenta Silvana Baroni, presidente della FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), organismo aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – per anni è stata impropriamente attribuita alle persone disabili dell’udito. Oggi, con la sua sostituzione, finalmente ci sarà la possibilità di identificare la patologia della sordità con il termine adeguato. Alle Famiglie della nostra Associazione, che per dieci anni hanno sostenuto e voluto questa modificazione, giunga finalmente la tanto attesa gratificazione».
Articoli Correlati
- Il linguaggio gestuale non può diventare la lingua di tutti i sordi Lo afferma la FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), che in questi giorni ha rifiutato un incontro con la Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato,…
- Disabilità e Governo: un appello L'appello “Disabilità e Governo”, di cui «Superando.it» pubblica il testo integrale, è rivolto al Presidente del Consiglio, alle forze politiche che sostengono il Governo e alle Federazioni delle persone con…
- I termini della disabilità uditiva: linguaggio corrente e linguaggio giuridico «Nel linguaggio corrente - scrive Antonio Cotura - vengono usati molti termini per indicare la condizione di disabilità uditiva, forse nel tentativo di dare maggiore precisione e correttezza all’espressione usata.…