Chiusi i Giochi in bellezza

Si sono chiusi con altri due successi per i colori azzurri e con una toccante cerimonia finale realizzata sotto forma di fiaba i IX Giochi Paralimpici Invernali di Torino 2006. Le bandiere dei Giochi - adesso - sono ufficialmente nelle mani di Sam Sullivan, sindaco di Vancouver, la città canadese che ospiterà la prossima edizione nel 2010

Daila DamenoCi sono ancora due atlete azzurre sul podio dei IX Giochi Paralimpici Invernali, a chiudere in bellezza per l’Italia la spedizione casalinga di Torino 2006 che ha riservato ai nostri colori grandi soddisfazioni.
Infatti, dopo gli ottimi risultati conseguiti già nello slalom gigante di venerdì 17, Daila Dameno e Silvia Parente sono andate a medaglia anche nell’ultima giornata della manifestazione, conquistando nello slalom speciale uno splendido argento la prima (categoria sitting) e un bronzo la seconda (categoria non vedenti).
«Il bronzo mi aveva colto di sorpresa, questo argento invece l’ho cercato con tutte le mie forze». Queste le parole con cui Dameno ha commentato i suoi due successi, che hanno portato a otto i podi complessivi ottenuti dagli atleti italiani in questa nona edizione dei Giochi.
Eccezionale, poi, il terzo posto nell’ultima gara disputatata da Silvia Parente, che potrà così ricordare Torino 2006 con un bottino personale di ben quattro medaglie (una d’oro e tre di bronzo), vale a dire la metà di quelle vinte dagli azzurri.  

Infine, forti emozioni e qualche polemica (soprattutto a livello mediatico), per la cerimonia conclusiva, nel corso della quale Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, ha consegnato nelle mani di Sam Sullivan la bandiera paralimpica, passando quindi definitivamente il testimone dei Giochi al sindaco di Vancouver, città del Canada che ospiterà l’edizione del 2010.
Molto emozionanti i festeggiamenti, che con le loro danze, i canti e un’atmosfera fiabesca ispirata alla primavera, lasceranno un segno indelebile in tutti coloro che hanno potuto parteciparvi. Unica nota stonata il fatto che la serata non sia stata trasmessa in diretta televisiva. Peccato!
(C.N.)

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