Si chiama L’aquilone di Claudio ed è un film frutto di una collaborazione tra l’AISA (Associazione Italiana per le Sindromi Atassiche) e Centomedia Produzioni, progetto ideato per raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulle malattie atassiche e nello specifico sull’atassia di Friedreich.
Quest’ultima è una malattia neurogenetica rara, grave, altamente invalidante e poco conosciuta, attualmente incurabile, che colpisce il sistema nervoso centrale, alterando il coordinamento dei movimenti e obbligando i pazienti all’uso della carrozzina. Più di 5.000 persone ne soffrono in Italia.
In questi giorni il progetto legato all’Aquilone di Claudio viene presentato al MIFF (Sesto Film Festival Internazionale di Milano, 28 marzo-10 aprile), dove l’AISA cercherà anche di sensibilizzare i presenti sulle malattie di cui si occupa.
L’associazione nasce nel 1982, fa parte della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e del CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità), è presente nella Consulta delle Malattie Rare del Ministero della Salute e pubblica la rivista «Archimede».
Da segnalare la cena di gala dell’8 aprile, sempre nell’ambito del festival milanese, cui parteciperanno – alla presenza anche del presidente nazionale AISA Carlo Rossetti – Paolo Zengara, coautore del soggetto e referente per l’associazione in Campania, Francesco Composto dell’AISA Lombardia, il regista del film Antonio Centomani, lo sceneggiatore Carlo Finale, il compositore delle colonne sonore Luca Centomani (con cui ha collaborato Fabio Perversi del gruppo dei Matia Bazar), il produttore esecutivo Ruggero Di Franco e alcuni attori che hanno accettato di far parte del cast del film di prossima produzione.
(S.B.)
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