È sulla nostra pelle che si commettono le ultime efferatezze da campagna elettorale, quando si propone di sottrarre ai Comuni ciò che contribuisce a tenere in funzione quella sorta di cordone ombelicale che mantiene in vita molte nostre famiglie, cioè i servizi sociali.
Che poi non appaia un problema trovare un finanziamento alternativo per i soli due o tre miliardi di euro che si sottrarrebbero ai Comuni abolendo (parte dell)’ICI, quando è già stato fatto di tutto per ridurre i fondi esistenti per tenere in piedi i servizi, è davvero uno schiaffo in faccia alle “famiglie con disabilità”, specialmente pensando al trattamento riservato alle nostre proposte formulate nella manifestazione promossa dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) il 15 novembre a Roma.
A questo punto ritengo non sia più possibile mantenere un’equidistanza tra i candidati; al di là delle proprie idee politiche, ne va della sopravvivenza dei cittadini con disabilità.
Certo, non illudiamoci: anche se andrà al governo chi osteggia questi provvedimenti, non saranno rose e fiori vari. Infatti, sarà sempre necessaria una forte azione delle Associazioni, e specialmente di quelle che compongono la FISH, per verificare che le promesse vengano mantenute, che alle belle idee usate come bandiere elettorali seguano le truppe dei solerti funzionari che poi queste idee devono tradurre in fatti concreti.
E le esperienze del passato sono “leggermente” sconfortanti…
*Presidente di ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) Liguria, appartenente alla Federazione Italiana ABC.
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