Nei giorni scorsi il Comitato dei Ministri (The Committee of Ministers) del Consiglio d’Europa ha adottato una Raccomandazione indirizzata a tutti i quarantasei Stati membri, riguardante il proprio Piano d’Azione 2006-2015 per la promozione dei diritti e la piena partecipazione nella società delle persone con disabilità: migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità in Europa.
Per la prossima decade, quindi, si cercheranno di interpretare gli obiettivi del Piano d’Azione del Consiglio d’Europa in termini di diritti umani, di non discriminazione, di pari opportunità, di piena cittadinanza e partecipazione delle persone con disabilità, introducendo tali princìpi nella struttura politica europea sulla disabilità.
Fatto molto importante: con questo documento si promuove sostanzialmente un cambiamento dell’approccio alla disabilità da un modello medico a quello sociale e basato sui diritti umani: da paziente a cittadino, insomma.
Il Piano è inteso come un percorso che i policy makers (letteralmente “coloro che prendono le decisioni politiche”) dovranno adottare, per essere messi in condizione di progettare, adattare e attuare appropriati programmi e strategie innovative.
Lo scopo più ampio è quello di coprire tutte le aree maggiormente vitali per le persone con disabilità, all’interno di quindici linee d’azione che vanno dalla partecipazione alla vita politica a quella culturale; dall’educazione all’informazione e comunicazione; dal lavoro all’accessibilità degli edifici e dei trasporti.
Il Piano attirerà inoltre l’attenzione anche sulle necessità delle donne e dei minori con disabilità, oltre che di tutte quelle persone con disabilità che necessitano di un alto livello di assistenza.
Concetto di base sarà quello secondo cui le persone con disabilità e i loro rappresentanti dovranno essere consultati quali partner paritari in qualunque processo decisionale che possa influenzare le loro vite.
In tal senso, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha chiaramente raccomandato che i vari governi cooperino con la società civile, coinvolgendo in particolare le organizzazioni non governative delle persone con disabilità.
Il Piano d’Azione sulla Disabilità 2006-2015 verrà lanciato nel settembre del 2006 alla Conferenza Europea di San Pietroburgo, organizzata dalla Federazione Russa che detiene attualmente la presidenza del Comitato dei Ministri, in collaborazione con il Consiglio dei Ministri Nordico, sotto la presidenza norvegese.
*Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la traduzione del testo originale.
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