Le strategie comuni di FISH e INPS

Nel corso di un incontro tenutosi a Roma tra Pietro V. Barbieri - presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - e una delegazione dell'INPS, sono stati affrontati temi di grande rilevanza quali le certificazioni d’invalidità, l’inabilità pensionabile e la prevenzione degli stati invalidanti

Persona con disabilità alla porta di un edificioPietro V. Barbieri, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha incontrato nei giorni scorsa a Roma una delegazione del Coordinamento Generale Medico Legale dell’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), composta da Massimo Piccioni, coordinatore generale del Settore medico-legale e da Federico Cattani, coordinatore centrale dell’Area invalidità.

I temi affrontati hanno riguardato innanzittuto i nodi fondamentali delle certificazioni d’invalidità, handicap e disabilità, ma anche quelli dell’inabilità pensionabile e della prevenzione degli stati invalidanti, realizzata, quest’ultima, attraverso prestazioni istituzionali, come le cure balneo-termali.
Il colloquio ha offerto inoltre ai presenti l’opportunità di prendere visione del progetto denominato ICF e volontariato in Italia che gode del sostegno del Ministero della Salute e del quale la stessa FISH è partner, in un’ottica di reciproco studio e collaborazione.

Tornando ai contenuti dell’incontro tra Barbieri e la delegazione dell’INPS, l’ampio spettro delle questioni rimaste aperte non ha potuto non far rilevare da un lato la complessità tecnica delle stesse, dall’altro la profonda diversità dei livelli istituzionali coinvolti.
E d’altro canto si è convenuto sulla necessità, per il futuro, di costruire una strategia di confronto e d’azione, che venga formalizzata e diventi permanente, relativamente agli aspetti tecnico-sanitari e alle prospettive dei molti temi che interessano un numero così elevato di cittadini che si trovano in condizioni di emarginazione sociale per motivi di salute, allo scopo di favorirne la riqualificazione anche nel mondo del lavoro, attraverso l’utilizzo di tutte le capacità residue.

*International Classification of Functioning, Disability and Health – Classificazione Internazionale sul Funzionamento, la Disabilità e la Salute.

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