Sabato 20 maggio Piazza dell’Immacolata a Roma ospiterà una giornata di festa denominata Quello che fa l’Insieme! Assaggiare, leggere, guardare, ascoltare…
L’iniziativa, promossa e finanziata dalla Provincia di Roma, con il patrocinio del Municipio 3 della capitale, è organizzata dalla Cooperativa Oltre in collaborazione con la Cooperativa Sinergie.
Inizio delle manifestazioni, dunque, già alle 10, quando verranno aperti al pubblico gli stand artigianali, artistici e fotografici nei quali saranno esposti e presentati i lavori dei giovani con disabilità che frequentano i corsi curati da alcune cooperative locali.
Una parata per le vie del quartiere San Lorenzo e il saluto di Tiziana Biolghini – consigliere delegato alle Politiche dell’Handicap della Provincia – e delle autorità municipali daranno poi ufficialmente il via al divertimento e alla festa, che sarà arricchita da tanta musica, colori e animazione per bambini.
I ragazzi che durante l’anno partecipano ai laboratori di cucina, musica e fotografia daranno infatti un grande contributo alle attività che movimenteranno la giornata e così, almeno per il 20 maggio, essi diventeranno veri e propri fotografi, cuochi, musicisti e cantanti.
Anche le prodezze degli sbandieratori, dei concerti gospel e tante sorprese culinarie contribuiranno a rendere la festa ancor più ricca e piacevole.
(C.N.)
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…