C’è tempo fino al 31 luglio per partecipare al nuovo premio letterario denominato Paradisino di Anzio: basta inviare un racconto breve sul tema della disabilità nello specifico o più in generale su quello della diversità.
A rendere particolare questo concorso c’è una seconda richiesta: non solo il concorrente dovrà inventare una storia sul tema della diversità, ma dovrà far sì che tra le pagine ci siano «riferimenti specifici ad argomenti gastronomici (si dovrà citare un piatto, una ricetta, una preparazione, un menù o quant’altro abbia attinenza con la gastronomia) ed eventualmente, in omaggio alla città di Anzio, dov’è situata la scuola, anche ad argomenti legati al mare».
La scelta del vincolo gastronomico potrebbe incuriosire, ma il tutto si comprende venendo a sapere che l’iniziativa è promossa dall’Istituto Alberghiero Marco Gavio Apicio di Anzio, voluta in particolare dal dirigente scolastico Carmelo Gaetano Laudani.
Oltre però che per motivi squisitamente legati all’indirizzo della scuola, la scelta è spiegata anche dalla considerazione che «il tema del cibo rappresenta un simbolo che viene utilizzato nell’ambito di un’ampia gamma di codici e che è in grado di mettere in comunicazione singoli, comunità, culture. Inoltre, attualmente l’alimentazione è uno dei mezzi utilizzati per tentare la via dell’interculturalismo». Non a caso nell’istituto si tengono anche corsi di cucina araba.
Nemmeno l’argomento della diversità è stato scelto a caso, ma è fortemente legato alla storia dell’Istituto Gavio Apicio che da parecchi anni ha iniziato con gli studenti un percorso di sensibilizzazione su tali questioni.
Ad esempio, durante il maggio scorso è stata festeggiata dagli studenti la giornata multietnica, mentre nel 2004 i ragazzi hanno lavorato a un progetto di calendario dedicato a un loro compagno disabile, partecipato anche alla realizzazione di filmati con alunni disabili e non.
«Attraverso questo premio, la scuola vuole entrare in contatto con una pluralità di punti di vista connessi al tema della disabilità, anche per avere un riscontro, per quanto asistematico, sulla situazione nell’ambito di uno specchio di società, e per abbracciare con maggiore intensità, nei confronti di chi dev’essere educato, il ruolo che la scuola si attribuisce, cioè quello di educare», spiega la professoressa Bianca Madeccia, responsabile dell’ufficio stampa per l’evento.
La giuria del concorso letterario selezionerà tra i racconti pervenuti i più meritevoli per la pubblicazione nell’Antologia del Premio. Inoltre, i cinque finalisti saranno invitati alla cerimonia finale che si terrà nel Palazzo Paradiso sul Mare di Anzio.
Da segnalare, infine, che l’iniziativa si avvale del patrocinio del Ministero dell’Istruzione, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Regione Lazio, della Provincia di Roma e della città di Anzio.
(B.P.)
Per ulteriori ragguagli:
Ufficio Stampa (Bianca Madeccia)
tel. 347 1345391, madeccia@tiscali.it.
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