«Poter fruire della cultura e dell’arte – spiega Barbara Leporini, ricercatrice del Laboratorio Human Computer Interaction dell’ISTI (Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo”) del CNR di Pisa – rappresenta, per un non vedente, un aspetto molto importante e da non sottovalutare».
Ed è proprio partendo anche da questa idea che è nato il Progetto BREVI MANU (Base per la REalizzazione di VIsite Museali Accessibili a Nuovi Utenti), noto anche come Una visita… in tutti i sensi, grazie al quale il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa – diretto da Walter Landini e ospitato nei locali della Certosa di Calci – ha aperto le sue porte anche alle persone non vedenti.
«È indispensabile – annota ancora Leporini – rendere la fruizione del museo accessibile in ogni suo aspetto, a partire dalla pianificazione della visita (consultando quindi un sito web usabile secondo quanto previsto dalla Legge “Stanca” del 2004), durante la visita stessa (con una sala tattile), fino ad arrivare a un eventuale approfondimento dopo la visita, mediante un compact disk multimediale con una struttura organica a livelli di difficoltà (base e avanzato), a seconda del tipo di utente e con meccanismi di navigazione facilitati».
Questo è appunto quanto è in fase di realizzazione presso il museo pisano, in modo tale da tener conto della più vasta tipologia di utenti possibile, dal curioso a quello che si limita alla visita, fino a colui che è interessato agli approfondimenti.
«Per alcune categorie di visitatori – dichiara dal canto suo Ivan Norscia, uno degli ideatori del Progetto BREVI MANU – come i bambini, gli anziani e i non vedenti, l’uso del tatto è una componente fondamentale per comprendere, ricordare e far propri i contenuti che l’esemplare trasmette. Inoltre, adeguati sfondi sonori, oltre a fornire un supporto irrinunciabile per i non vedenti, possono rendere più suggestiva la visita a qualsiasi tipo di utenza. Per questo il progetto prevede la realizzazione di una sala in cui qualunque visitatore potrà toccare reperti e modelli, nonché “leggere” informazioni direttamente sui pezzi, mediante etichettatura e, per i non vedenti, schede esplicative Braille».
La sala tattile cui Norscia si riferisce è denominata La natura “a portata di mano”, cuore del percorso accessibile a non vedenti e ipovedenti, in cui il visitatore potrà ripercorrere gli ambienti tipici del territorio pisano, dai monti, lungo il fiume, fino al mare. Un ambiente dal duplice scopo didattico ed espositivo, nel quale ogni riproduzione sarà realizzata con vari materiali, associando colori differenti a differenti sensazioni tattili.
L’innovativo progetto – la cui attuazione concreta è stata resa possibile da un finanziamento concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, dalla Provincia e dalla Coop Toscana Lazio – vede come partner coinvolti a fianco del Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa, il già citato Laboratorio dell’ISTI e l’UIC (Unione Italiana dei Ciechi) di Pisa.
(S.B.)
Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa
Direttore: Prof. Walter Landini, landini@dst.unipi.it
http://storianaturale.museo.unipi.it (da segnalare che tale sito è totalmente accessibile, in conformità alla Legge 4/2004)
Per informazioni specifiche sul Progetto BREVI MANU:
http://giove.cnuce.cnr.it/brevimanu.
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