È giunto a metà del suo cammino il progetto Una montagna per tutti: turismo, disabilità e fruizione del territorio montano, iniziativa di cooperazione transfrontaliera italo-francese che si propone di creare un sistema di interventi utile a favorire l’accesso alle risorse turistico-culturali dei territori montani tra i due Paesi, alle persone con disabilità o difficoltà sensoriali (anche temporanee).
L’obiettivo consiste nell’avviare un processo per la realizzazione di un territorio accessibile e adeguato ad esigenze logistiche diversificate, impegno, questo, affrontato attraverso una rete unitaria del territorio transfrontaliero, con iniziative turistiche, culturali, sportive, ludiche e di accoglienza.
Approvato e finanziato dal Comitato di Programmazione Interreg III A (2000-2006) – alcotra, il progetto è nato nel quadro del protocollo Alte Valli (accordo di cooperazione siglato nel 2000 tra sei Comunità Montane della Provincia di Torino e sei Communauté de Communes francesi) ed è stato realizzato dalla Comunità Montana Val Sangone, in partenariato con la Communauté de Communes du Briançonnais e la Provincia di Torino, rappresentata dal CID (Centro Informazione Disabilità), dal Servizio Programmazione Turistica e Sportiva e dal Servizio Parchi.
Si tratta, come si può leggere nel testo presentativo, di una proposta «che coinvolge i territori delle due nazioni e si rivolge ai soggetti sociali più deboli, non meramente attraverso adeguamenti strutturali, ma principalmente con la crescita di una diversa cultura dell’accoglienza, la realizzazione di servizi mirati, un ambiente rassicurante e adeguato, professionalità specifiche, per costruire iniziative di eccellenza rivolte anche al turismo tradizionale».
Al momento attuale, la situazione nell’ambito di Una montagna per tutti – che si concluderà entro il 2006 – è abbastanza variegata.
Tra le realizzazioni già compiute, vi sono infatti la casa di accoglienza della borgata Maddalena a Giaveno, il treno per persone con disabilità motoria nelle comunità delle Valli Chisone e Germanasca, i programmi di ippoterapia in Val Sangone, le facilitazioni per passeggiate rivolte ai disabili in alta Val Susa e il progetto Handipeche per la pesca delle persone con disabilità, sul versante francese del Monginevro.
Per il resto, continuano a procedere le iniziative con le quali portare a compimento altre opere che andranno a migliorare l’accesso per disabili, anziani e neomamme e che faranno toccare, come annota Carlo Marinari, uno dei responsabili del progetto, «livelli di eccellenza per tutti gli altri».
(S.B.)
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