Archiviate fino al prossimo anno le calde temperature dei mesi scorsi, e soprattutto di giugno e luglio, ancora una volta settembre si sta confermando anche da un punto di vista climatico il periodo ideale per tornare a dedicarsi allo sport.
E sono proprio tanti gli appuntamenti di carattere sportivo che si susseguono in queste settimane, a partire dal Torneo Internazionale di tennis per persone con disabilità, Città di Livorno, conclusosi domenica 3 settembre.
Giunta all’undicesima edizione, la manifestazione ha visto – tra i novanta giocatori iscritti – la partecipazione e il successo finale, il quinto del 2006, del numero uno della classifica mondiale, il francese Michael Jeremiasz. La vittoria del singolare femminile è andata invece all’olandese Korie Homan, che a sua volta occupa un importante sesto posto nelle graduatorie internazionali.
Ora il testimone per questa disciplina sportiva passa alla riviera adriatica, dove da mercoledì 6 a domenica 10 settembre si svolgerà il torneo Cesenatico Open 2006, vetrina internazionale di grande interesse cui parteciperanno oltre settanta giocatori.
Curata dall’associazione sportiva dilettantistica OFF LIMITS, di Cesena, la manifestazione è inserita nel calendario ufficiale della Federazione Internazionale Tennis (ITF, International Tennis Federation).
Una cinque giorni di gare che – sulla scia del successo del 2005 – si preannunciano di alto livello tecnico, per questo appuntamento che fa parte anche del 2006 NEC Wheelchair Tennis Tour.
Sede degli incontri sarà il Centro Tennis “A. Godio”, di Cesenatico (Viale Abba).
Da segnalare che, oltre al tennis in carrozzina, promosso anche con corsi di avviamento e perfezionamento, l’associazione OFF LIMITS sostiene la diffusione dello sci alpino e dell’hand bike, in una prospettiva di integrazione sociale completa, conseguita anche attraverso la pratica sportiva.
(C.N.)
Alessandro Capasso, tel. 349 5513523
alecapasso@alice.it.
Questa disciplina sportiva segue le stesse regole del tennis tradizionale approvate dall’International Tennis Federation, alle quali va aggiunto il fatto che il giocatore su sedia a rotelle può colpire la palla anche dopo il secondo rimbalzo.
Regolamento
Il giocatore agonista
Requisito indispensabile per essere un giocatore di tennis in carrozzina è che la persona abbia una diagnosi medica di inabilità al movimento. In altre parole, deve avere una mancanza consistente o totale di mobilità a uno o più arti.
Se le sue menomazioni sono tali da non consentirgli di praticare il tennis agonistico (e quindi di essere in grado di coprire il campo con velocità adeguata), allora il giocatore ha diritto a partecipare ai tornei di tennis agonistico in carrozzina, approvati dall’IWTF (International Weelchair Tennis Federation).
La palla in gioco
Nel tennis in carrozzina la palla può rimbalzare due volte prima di essere respinta. Se viene colpita dopo il primo rimbalzo, però, essa deve necessariamente ricadere dentro il campo avversario, mentre se viene giocata dopo il secondo rimbalzo, la palla può ricadere sia all’interno che all’esterno del campo avversario.
Il servizio
Per l’intera durata del servizio il giocatore non deve toccare con le ruote altra superficie all’infuori di quella situata dietro la linea di fondo e compresa tra il prolungamento immaginario della linea centrale e quello della linea laterale.
Immediatamente prima di eseguire la battuta, il giocatore si troverà in una situazione stazionaria e avrà diritto ad imprimere una spinta solo al momento di colpire la palla. Se il battitore utilizza volontariamente le estremità inferiori come freni stabilizzatori mentre esegue la battuta, si verifica un fallo. Inoltre, se un giocatore tetraplegico ha l’impossibilita fisica di eseguire la battuta, un’altra persona può lanciare la palla in aria per lui.
Il giocatore che perde il punto
La carrozzina è considerata una parte del corpo e ad essa si applicano tutte le regole del caso. Un giocatore, quindi, perde il punto:
– se la palla in gioco tocca il suo corpo, la carrozzina o qualunque cosa egli indossi – ad eccezione della racchetta da tennis – indipendentemente che egli sia dentro o fuori le linee delimitanti il campo;
– se volontariamente utilizza una parte dei piedi o delle estremità inferiori come freni o come stabilizzatori mentre esegue la battuta o mentre colpisce la palla per respingerla;
– se non tocca la sedia con almeno una natica al momento di colpire la palla.
È invece concesso al giocatore di cadere dalla sedia nel respingere la palla e risalirvi subito per eseguire il colpo successivo.
Nota bene: se un giocatore in carrozzina gioca con uno non in carrozzina, il primo potrà godere della regola dei due rimbalzi, mentre il secondo no.
*Nota elaborata grazie al materiale tratto dal sito www.cesenaticoopen.it.
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