Questa struttura-modello – cui abbiamo già dato spazio alcune volte nel nostro sito – è il frutto di un progetto nato nel 2003 da un bando regionale per la gestione di sussidi economici a sostegno dell’impresa sociale, vinto dalla Società Esprit la quale ha dato il proprio sostegno per la gestione alla Cooperativa Sociale Il Nodo, che di Tangram è responsabile.
L’obiettivo non è stato solo quello di avere un’area balneare accessibile, ma anche e soprattutto di fornire una concreta possibilità di sviluppo sociale e civile della zona, all’insegna della cosiddetta “fruibilità universale”.
Quest’anno, dunque, continuando sulle linee già tracciate al momento dell’inaugurazione – nel giugno del 2005 – si è pensato alle persone con disabilità visiva, con una serie di utili allestimenti, realizzati grazie al contributo del Comune di Follonica e alla collaborazione dell’UIC (Unione Italiana Ciechi) di Grosseto e Follonica, dell’azienda Happy Vision di Bergamo e degli stessi soci della Cooperativa Il Nodo.
Innanzitutto una mappa tattile all’inizio del piano inclinato che porta al Tangram, con cartelli indicatori in braille e parole in rilievo per ipovedenti. Nel vano doccia, poi, un cicalino sonoro ad indicare che l’acqua sta per terminare, mentre tramite un chip è stato possibile utilizzare tutti i servizi a pagamento e non: docce calde e fredde, servizi igienici e consumazioni al punto ristoro.
Inoltre, la parte sinistra della spiaggia è stata attrezzata con un percorso tattile in agglomerato di cemento che conduce direttamente alle postazioni degli ombrelloni.
L’accesso al mare, infine, è stato reso possibile da un altro percorso tattile che porta fino alla pedana in plastica, rimovibile, la quale conduce direttamente in mare.
(S.B.)