Lesioni midollari: parlarne e agire di più

Nonostante l’oggettivo aumento delle lesioni midollari alte – quelle cioè che colpiscono la parte superiore della colonna vertebrale, portando alla tetraplegia –  non sembra essere altrettanto in crescita l’attenzione della società per questo problema.
Ed è proprio questa la ragione principale per cui la FAIP (Federazione Associazioni Italiane Para-tetraplegici), insieme all’Associazione AUS (Associazione Unità Spinale) Niguarda ONLUS e all’Unità Spinale del medesimo centro ospedaliero, ha deciso di organizzare per venerdì 15 settembre a Milano, presso l’Aula Magna del Niguarda, una giornata di studio e confronto sul diritto alla salute delle persone con lesione al midollo spinale.

L’iniziativa sarà l’occasione giusta per fare un bilancio rispetto alle attività delle Unità Spinali, oltre che per parlare dello stato della cura e della riabilitazione delle persone con lesione midollare, ma anche per lanciare due importanti messaggi: il primo a sostegno della ricerca sulle lesioni al midollo spinale, che FAIP promuoverà nei prossimi mesi; il secondo per portare all’attenzione degli organi d’informazione la realtà delle persone con disabilità grave (lesioni cervicali) e il loro diritto ad avere un progetto per una vita dignitosa e “indipendente”.
In altre parole, un’utile riflessione sulle modalità necessarie per rendere più autonomi e indipendenti coloro che, più di altri, soffrono per la mancanza del diritto a gestire anche le minime azioni della vita quotidiana.
Ma il mondo della sanità, le istituzioni, la società civile come risponderanno a questo appello?

Per parlarne, sono stati invitati, tra gli altri, Filippo Palumbo (Direzione Generale della Programmazione Sanitaria), Tiziana Redaelli (Direttore Unità Spinale Unipolare Niguarda), Raffaele Goretti (presidente FAIP), Sergio Aito (presidente di ISCoS Italia – International Spinal Cord Society), oltre allo stesso ministro della Salute Livia Turco.
(S.B.)

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