Si avvicina il momento della presentazione della nuova Legge Finanziaria, tra voci, anticipazioni e indiscrezioni, più o meno allarmanti.
L’ultima “novità” deriverebbe da un significativo taglio al comparto scuola: infatti, oltre all’innalzamento del numero degli alunni per classe, nel disegno di legge che il Governo si appresta a presentare sarebbe prevista anche la riduzione del rapporto fra insegnanti di sostegno e alunni frequentanti.
Attualmente – lo ricordiamo – è ammesso, salvo deroghe in casi gravissimi, il già risicato rapporto di un insegnate di sostegno ogni 138 alunni frequentanti. L’ipotesi che si delinea sarebbe quella di giungere ad un ancor più restrittivo rapporto di 1 a 168.
L’azione di sostegno è l’unico concreto intervento che consenta una reale inclusione scolastica: il danno, culturale prima ancora che organizzativo, sarebbe di enorme portata, con ricadute negative e pesanti sul diritto allo studio delle persone con disabilità e sulle 170.000 famiglie interessate.
Si tratterebbe fuor di dubbio di una scelta inquietante, contro la quale la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) manifesterebbe, nei luoghi e nei modi più opportuni ed eclatanti, il proprio dissenso culturale e politico.
Esso infatti sarebbe un segnale – culturale e politico, lo ribadiamo! – che non riguarderebbe solo l’inclusione scolastica, ma la stessa dignità di tutte le persone con disabilità. Un segnale in controtendenza con lo stesso programma dell’Unione. Un segnale che creerebbe un pericoloso precedente, vale a dire: ciò che finora è stato concesso alle persone con disabilità, può anche essere ridotto, pur se già insufficiente…
L’imminente lettura del disegno di legge della Finanziaria chiarirà se questa anticipazione sia reale e – se del caso – segnerà l’inizio di una nuova azione di decisa protesta cui la FISH non potrà sottrarsi.
*Presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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