La sorpresa della genialità ritrovata

In ambito di integrazione scolastica, il termine "genialità" può assumere una doppia valenza: quella che riguarda l'intrapresa positiva che ogni docente ha sviluppato almeno una volta nella propria professione e quella concernente la sorpresa della genialità ritrovata in alcuni ragazzi nei quali la si credeva sconosciuta. Sarà questo il tema centrale di un interessante convegno che si terrà il 14 ottobre a Pordenone

Paul Klee, Pallone rosso, 1922«La genialità è quel principio o condizione nella quale si esplicita l’inatteso. E talvolta, per trasferire la genialità e il suo beneficio nell’azione quotidiana, è necessario cercare strumenti nuovi, come la diversità richiede».
Inizia così la presentazione curata da Ludovica Cantarutti – giornalista, scrittrice e presidente dell’Associazione “via Montereale” – dell’interessante convegno che si terrà sabato 14 ottobre a Pordenone (Sala Consiliare della Provincia, Corso Garibaldi, ore 9-17), intitolato Genialità & integrazione. Nuovi percorsi per l’accoglienza dei disabili nella scuola.

«L’incontro, il dialogo con un ragazzo, un giovane disabile – annota dal canto suo Sergio Chiarotto, preside del Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone, istituto che collabora con la Provincia e con l’Associazione “via Montereale” all’organizzazione dell’evento – alimenta in noi sempre una vaga inquietudine. Ci domandiamo infatti in che cosa consiste l’eventuale profonda diversità tra me e lui? Siamo evidentemente eguali sostanzialmente e siamo anche evidentemente diversi. Il ragazzo che mi sta di fronte in che modo, con quali sentimenti è cosciente della sua diversità? È felice, è sereno, progetta il futuro? Con un ragazzo disabile che per anni in età adolescenziale frequenta la scuola è essenziale affrontare questi problemi: per favorire la capacità di espressione del ragazzo, le nostre capacità di ascolto e cioè per costruire un dialogo autentico. Il Convegno ci fornirà ulteriori riflessioni su questi temi, ma soprattutto ci indicherà una strada da percorrere».

Ma perché parlare proprio di genialità? Riprendiamo ancora le parole di Ludovica Cantarutti: «Credendo che il mondo della scuola debba riprendersi il ruolo preminente sempre avuto fin dalle antiche Società, additando talvolta a se stessa nuovi possibili percorsi, si è pensato a questo convegno per cercare di capire insieme il valore di ciò che oggi vengono definite come avanguardie talune strade nell’inserimento dei ragazzi disabili in contesto scolastico. Ecco quindi che la parola genialità acquista una doppia valenza. La prima riguarda l’intrapresa positiva che ogni docente ha sviluppato almeno una volta nella sua vita professionale e la seconda concerne la sorpresa della genialità ritrovata in taluni ragazzi nei quali la credevamo sconosciuta».

Nel corso della giornata, oltre ai già citati Chiarotto e Cantarutti (rispettivamente sui temi Le ragioni del Convegno e Un’esperienza personale), interverranno Sophie Castel, operatrice del Metodo Berard (Il metodo AIT, la ginnastica che promuove il linguaggio), Loredana Alajmo, formatrice del Metodo Feuerstein (Insegnare l’intelligenza), Roberto Pozzar, coordinatore regionale per l’handicap in Liguria, per il Ministero dell’Istruzione (La Comunicazione Facilitata, esperienza sotto la lente), Carlo Pontesilli, attore e regista (con la lettura scenica del Maestro e l’ostrica, atto unico di Ludovica Cantarutti) e Sergio Vitali, neuropsichiatra infantile (Genialità e integrazione, aprire ai nuovi percorsi).
(S.B.)

Per ulteriori informazioni:
Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone
tel. 0434 27206,
licleopn@struinfo.it – www.leomajor.it.
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