Sono il padre di una splendida bambina cerebrolesa e cieca, Annalisa, e vorrei che si proponessero ai genitori di persone con grave disabilità delle opportunità che andassero oltre i due anni di congedo lavorativo.
Infatti, visto che mia moglie ed io viviamo esclusivamente per dare supporto a nostra figlia, mi ritrovo oggi con un datore di lavoro che mi fa pressioni affinché lasci il mio posto. A 47 anni? E poi che faccio?
Vorrei più tutela e non sarebbe male se si cominciasse a parlare di pensionamento anticipato, visto che mia figlia non finirà mai in un istituto.
Noi genitori – e come noi ce ne sono tanti altri – siamo “i garanti del futuro” dei nostri figli e perciò chi ci governa dovrebbe sapere che questo per lo Stato è un bel risparmio!
Dario
Sono il papà di una ragazza con disabilità e vorrei chiedere a chi di dovere perché non si pensa ad una legge ad hoc per i signori professionisti medici, i quali – con le loro tariffe – finiscono per discriminare persone che non possono permettersele.
Io sono un operaio metalmeccanico con uno stipendio di circa 1.300 euro al mese, assegni familiari compresi e suggerirei quindi ai nostri Legislatori che le visite presso questi illustri specialisti venissero fatte pagare ai cittadini in base al reddito, con la differenza a carico del Servizio Sanitario.
Antonio
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