Qualcosa forse sta cambiando

Importante l'incontro con i parlamentari della maggioranza, promosso a Roma dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap). E se qualche giorno fa avevamo scritto: «Finanziaria, c'è molto da lavorare», oggi forse possiamo scorgere i primi passi di questo lavoro, sulla strada di una reale inversione di rotta delle politiche nei confronti delle persone con disabilità

Il tavolo dei relatori nell'incontro tra la FISH e i parlamentari della maggioranza (foto di Patrizia Dottori)Per salutare la riuscita dell’incontro organizzato il 19 ottobre dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) al Senato della Repubblica, presso la Sala dell’ex Hotel Bologna di Roma, basterebbe porre l’accento su un dato di fatto: per la prima volta in Italia sono state le organizzazioni delle persone con disabilità a convocare un confronto con i parlamentari della maggioranza nei palazzi più alti della politica, e non viceversa, dettando l’agenda e le modalità di svolgimento della riunione.
La qualificata partecipazione dei politici interessati e dei rappresentanti delle associazioni aderenti alla Federazione provenienti da varie regioni ha confermato l’unicità di questa giornata, a cui era importante essere presenti.

La tentazione per altro di interpretare questi spazi come momenti dove si ascoltano belle parole, ma si ottengono pochi fatti è molto diffusa nel mondo dell’associazionismo, e tuttavia anche questi dubbi sono stati fugati dagli impegni e dalle sollecitazioni che i parlamentari hanno fatto propri.
E non solo. L’iniziativa è stata anche l’occasione per presentare le proposte di emendamento elaborate dalla FISH sul Disegno di Legge relativo alla Finanziaria per il 2007, ben illustrate a seconda delle specifiche tematiche da Salvatore Nocera (scuola), Roberto Speziale (presa in carico) e Tonino Ridolfi (fiscalità auto) e in parte accolte dai parlamentari presenti.
L’obiettivo primario, comunque, non si esauriva a tali rivendicazioni. L’incontro, infatti, ha voluto assumere maggior senso, andandosi ad inserire in una prospettiva di più ampio respiro, mirata a rafforzare la collaborazione con i parlamentari, un fattore indispensabile per lavorare nell’arco dell’intera Legislatura su provvedimenti che possano andare a garantire sempre di più i diritti delle persone con disabilità.

Nello specifico della Legge Finanziaria, sono stati valutati con interesse dalla FISH alcuni segnali positivi, ritenuti come un primo passo per politiche che non possono esaurirsi in questo provvedimento e come una sostanziale inversione di rotta rispetto alle insufficienti politiche del precedente Esecutivo.
Questo in particolare per i punti dove si stabilisce un aumento del Fondo per le Politiche Sociali e l’istituzione – anche se con una dotazione ancora al di sotto delle reali necessità – del Fondo per la Non Autosufficienza, che fortunatamente non racchiude al proprio interno le risorse delle indennità di accompagnamento.
Su tale tema l’onorevole Katia Zanotti (DS) ha dichiarato: «Sappiamo che 900 milioni sono ancora pochi, ma vanno comunque difesi durante il passaggio della Legge in Commissione Bilancio e il ministro Ferrero è stato sollecitato su questo tema».
Riguardo poi alla questione delle indennità, «nei giorni che hanno preceduto la presentazione della Finanziaria – ha commentato ancora Zanotti – si è diffusa un’informazione sbagliata. Questa ipotesi non è mai stata presa in considerazione dal Governo, dato che l’indennità rimane un diritto soggettivo e nulla è mai stato messo in discussione».

A sorpresa l’onorevole Zanotti ha “infilato” quindi tre ottime notizie e impegni precisi: un finanziamento di 50 milioni di euro destinato al Dopo di Noi, il rifinanziamento della Legge 13/1989 – sul superamento e l’eliminazione delle barriere negli edifici privati – e il ripristino del ricorso amministrativo.
«L’impedimento al ricorso amministrativo – aveva sottolineato in precedenza il presidente della FISH Barbieri – costringe oggi le persone a ricorrere ai tribunali, cosa che costa di più allo Stato e che esclude le persone che non hanno le possibilità di pagare un avvocato».

La necessità di porre mano a misure che possano contrastare il rischio della povertà per i nuclei familiari che abbiano al loro interno una persona con disabilità è stata condivisa da tutti i parlamentari. In tal senso l’inadeguatezza di pensioni non superiori a 236 euro è ben chiara e questo sarà un tema necessariamente da ripensare e da rimettere in linea con le mutate necessità delle famiglie.
La sede più appropriata per discutere di queste urgenti misure potrebbe essere una consultazione permanente, in forma di Comitato Interparlamentare Intergruppi, cui i politici presenti hanno dato la propria adesione.
Una delle funzioni di questo intergruppo, inoltre, come ha ben sintetizzato la senatrice Erminia Emprin (PRC), che molto ha insistito nel suo intervento su equità, giustizia sociale e protagonismo dei soggetti, dovrebbe essere quella di «mantenere i contatti con le associazioni, in modo da arrivare alla prossima Finanziaria non in fase emendativa, ma in fase propositiva».

Sulla questione infine delle certificazioni, Stefano Inglese, consigliere del ministro della Salute Livia Turco, ha ricordato la disponibilità del Dicastero da lui rappresentato, annunciando per i prossimi giorni la presentazione di un Disegno di Legge firmato dal ministro e contenente trentaquattro norme di semplificazione burocratica, all’interno del quale potrebbero già essere inserite misure al riguardo.
Inglese ha annunciato inoltre l’attivazione di una Commissione Ministeriale sui LIVEAS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali) e anche la probabile disponibilità, entro il mese di dicembre, di un primo bilancio da parte della Commissione che si sta occupando della “manutenzione” dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria).

La forma di un incontro aperto rispetto a quello di un evento convegnistico ha dato l’opportunità ad un gran numero di parlamentari di commentare le elaborazioni presentate dalla FISH. Tra questi citiamo la dottoressa Vinciguerra, in rappresentanza della senatrice Emanuela Baio Dossi (Margherita – DL), il senatore Nuccio Iovine (DS), Luigi Giacco, responsabile delle politiche per la disabilità dei Democratici di Sinistra, l’onorevole Mimmo Lucà (DS), Emiliano Monteverde, responsabile del welfare nella Direzione Nazionale dei DS ed Ernesto Piro, collaboratore della senatrice Fiorenza Bassoli (Ulivo).
(Giuliano Giovinazzo)

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