L’Intergruppo sulla Disabilità è un’équipe trasversale di parlamentari europei – provenienti da ciascuno dei venticinque Stati Membri dell’Unione Europea e da tutti i maggiori gruppi politici che operano all’interno dello stesso Parlamento continentale – i quali sostengono i diritti delle persone con disabilità.
I suoi componenti si riuniscono periodicamente a Strasburgo e a Bruxelles per analizzare argomenti e problematiche inerenti alle persone con disabilità e alle istituzioni dell’Unione. Essi svolgono attività di monitoraggio, propongono interrogazioni parlamentari e presentano emendamenti ai rapporti sulle politiche e i programmi europei su questa specifica realtà.
Ed è proprio in occasione di uno di questi incontri che mercoledì 25 ottobre Giampiero Griffo, in qualità di rappresentante del Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND) presso il Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum, EDF), presenterà una relazione dal titolo Statistiche e Disabilità.
L’Intergruppo, infatti, collabora molto strettamente con l’EDF, per garantire un buon livello di comunicazione e dialogo tra i rappresentanti politici e quelli delle organizzazioni e delle associazioni di persone con disabilità.
In questo contesto, Griffo spiegherà quanto sia importante la disponibilità di statistiche in ambito di disabilità, «visto che senza dati – ci anticipa egli stesso – non possono esserci politiche, e oggi come oggi l’Europa non dispone di statistiche di qualità, che possano anche permettere una comparazione tra le diverse situazioni dei vari Paesi, in quanto non esistono dei criteri unici e condivisi».
«La richiesta di cui mi farò portavoce e che verrà discussa con i rappresentanti delle istituzioni – continua il rappresentante del CND – sarà che venga attivato questo tipo di indagine a livello europeo, ma nel modo più “emancipato” possibile, abbandonando cioè la limitata visione che vuole la disabilità inserita solo in contesti sanitari, e attuando invece un mainstreaming della disabilità [le questioni legate alla disabilità che “entrano” in ogni politica di impatto sulla società, N.d.R.] nell’intero settore statistico».
« Quelli che il movimento chiede, infatti, sono dati di qualità, che muovano dai principi di base della Classificazione Internazionale su Funzionamento, Disabilità e Salute dell’OMS (ICF), quali ad esempio gli indicatori di inclusione sociale», conclude Griffo prima di partire per Strasburgo.
(C.N.)
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