Le ricerche in ambito terapeutico iniziano a riconoscere in modo sempre più strutturato le proprietà dello spazio marino, esplorato nei suoi fondali (e di questo Superando.it si è già ampiamente occupato) e nella superficie, attraverso soprattutto lo sport velico.
Il nostro sito, ad esempio, segue da tempo le avventure del catamarano accessibile Lo Spirito di Stella e ha segnalato altre esperienze in cui la barca, adattata alle esigenze di persone con disabilità, può diventare luogo di crescita personale e di rafforzamento della propria identità.
Importante in questo ambito è una manifestazione europea consistente in una crociera della durata di una settimana, la cui sede di partenza, per il prossimo 2007, sembra sia stata individuata in una regione italiana dalla grande tradizione marinara, come la Liguria.
La manifestazione-crociera cui stiamo facendo riferimento è Voile en tête, in italiano “Vela in testa”, evento annuale di Sport en tête, l’Unione Europea delle Associazioni Sportive per la Salute Mentale, che il Centro Ospedaliero Edouard Toulouse e l’associazione Sportez vous bien! hanno organizzato nel settembre scorso a Marsiglia (Bouches du Rhône), nella sua quindicesima edizione, con il patrocinio del Ministero francese della Salute e di quello della Gioventù e degli Sport.
La navigazione ha toccato le sponde di Marsiglia, La Ciotat e delle isole del Frioul (Martigues e Calanques), vale a dire la zona costiera racchiusa tra Marsiglia e La Ciotat, con rientro ogni sera alla base di partenza.
Sono chiamati a partecipare a “Vela in testa” ospedali psichiatrici e istituzioni a carattere medico-sociale di tutta Europa che si presentano alla manifestazione ognuno con un proprio veliero (di solito in affitto), il cui equipaggio è composto da pazienti, assistenti ed educatori.
La settimana di navigazione, scandita da competizioni e attività ludiche, è soprattutto un’occasione originale di scambio tra enti provenienti da tutta Europa e un’opportunità per i pazienti psichici di fare conoscenza con la barca a vela. In particolare, durante il soggiorno, la vita a bordo, oltre a coinvolgere l’equipaggio in una serie di attività psicomotorie all’aria aperta, lo costringe a confrontarsi con alcune situazioni che stimolano lo sviluppo di altrettante qualità personali e che in questo senso hanno un riconosciuto effetto terapeutico.
I pazienti – coinvolti come parte attiva in un progetto che comporta una rottura rispetto al contesto abituale – coabitano ventiquattr’ore su ventiquattro all’interno dello spazio ridotto della barca, devono poi curare l’igiene personale e dell’abitacolo e apprendere le norme di sicurezza (l’utilizzo del giubbotto di salvataggio e il rispetto delle regole). La crociera è inoltre luogo di sviluppo delle relazioni interpersonali e della costruzione del gruppo, oltre che una buona occasione per superare le paure e i limiti personali.
(Barbara Pianca)
Sport en Tête, 202, Av Jean Jaurés
93332 Neuilly sur Marne Cedex
tel. 0033 01 43093183, fax 0033 01 43093259
cme-president@ch-montfavet.fr – sport-en-tete.com.
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