Scopri la miniera accessibile

Giorno dopo giorno scopriamo che arrivano spesso dalle realtà più piccole gli interventi più efficaci contro le barriere architettoniche: è successo ad esempio in Val Germanasca, a settanta chilometri da Torino, dove alcuni interventi, nell'ambito del progetto italo-francese "Una montagna per tutti", hanno reso accessibile la miniera di talco più grande d'Europa

C’è stato un tempo, narrano le cronache antiche, in cui la Val Germanasca, in Piemonte, era chiamata “Valle Scura”, forse per la complessità della sua orografia e la difficoltà di accesso o forse per l’impenetrabile ricchezza dei suoi boschi.
Da alcuni anni, invece, gli operatori turistici hanno incominciato ad identificarla come “Valle Bianca“, riferendosi alle due principali ricchezze della valle: la neve e soprattutto il talco, il “Bianco delle Alpi” conosciuto in tutta Europa già dal Settecento e ancor oggi estratto e lavorato in uno dei complessi minerari più importanti d’Italia.
Ed è proprio a Prali, in località Paola, a settanta chilometri da Torino, che si trova l’ecomuseo Scopriminiera, in un suggestivo paesaggio alpino, nel cuore delle valli valdesi e occitane, dove, poco a monte dell’attuale cantiere di estrazione, oltre tre chilometri di gallerie recentemente dismesse sono state attrezzate per permettere l’ingresso dei visitatori.

Ora è accessibile anche alle carrozzine l'ecomuseo «Scopriminiera» in PiemonteNei giorni scorsi Scopriminiera ha compiuto otto anni – nei quali ha potuto contare su quasi 200.000 visitatori – e ha voluto festeggiare questa ricorrenza inaugurando una serie di nuove strutture accessibili alle persone con disabilità, iniziativa attuata nell’ambito del progetto Una montagna per tutti: turismo, disabilità e fruizione del territorio montano – cui il nostro sito aveva dato ampio spazio qualche tempo fa – iniziativa di cooperazione transfrontaliera italo-francese che si propone di creare un sistema di interventi utile a favorire l’accesso alle risorse turistico-culturali dei territori montani tra i due Paesi, da parte delle persone con disabilità o difficoltà sensoriali (anche temporanee).

Alla presenza dunque di Marco Bourlot (presidente della Società La Tuno), Roberto Prinzio (presidente della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca), Claudio BertaccoCarlo Marinari (presidente e coordinatore del progetto “Una montagna per tutti”), oltre che del senatore Lucio Malan e del consigliere regionale piemontese Gian Piero Clement, sono stati presentati da una parte i sette supporti con ruote “da miniera” che consentiranno l’ingresso in galleria a qualunque carrozzina, dall’altra le audioguide e i pannelli tattili in braille che renderanno fruibile anche l’esposizione museale esterna.
Disponibili, presso la biglietteria, anche le audioguide wireless in quattro diverse lingue, per aggiungere un accompagnamento vocale al percorso di visita lungo gli spazi della mostra.

Si può dunque dire, a questo punto, che finalmente la miniera di talco più grande d’Europa apre i propri cancelli veramente a tutti, all’insegna di una sensibilità per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ancora una volta dimostrata dalle piccole realtà e sottolineata con soddisfazione da Paolo Osiride Ferrero, presidente del CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino.
(S.B.)

Per informazioni e prenotazioni:
Segreteria di Scopriminiera, tel 0121 806987
scopriminiera@scopriminiera.itwww.scopriminiera.it.
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