È destinata a fare rumore nelle scuole di Napoli – e non solo – una recente sentenza della Sezione Civile Prima Bis del tribunale partenopeo, riguardante una giovane studentessa con disabilità dell’Istituto “Elsa Morante”.
Il provvedimento, infatti, ha stabilito che la ragazza sia affiancata, nella sua permanenza a scuola, oltre che dall’insegnante di sostegno, per tutta la durata delle ore di lezione, anche dall’assistente materiale.
«Una vicenda, questa degli assistenti materiali, che si è già più volte guadagnata le pagine della cronaca e che ha finora visto l’assessore comunale alle Politiche Sociali Giulio Riccio ricorrere a soluzioni tampone che non soddisfano le esigenze degli alunni con disabilità e che non garantiscono, in molte scuole, la presenza stessa degli assistenti materiali, ovvero di chi dovrebbe accompagnare i ragazzi in bagno, aiutarli a mangiare o a salire le scale».
A sottolinearlo è Antonio Nocchetti, dell’Associazione napoletana Tutti a Scuola, che ricorda inoltre come siano già partiti altri ricorsi anche per gli assistenti specialistici, «previsti per legge, ma veri e propri “fantasmi” nelle nostre scuole!».
(S.B.)
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- La scuola (e la vita) deve tornare ad essere realmente tridimensionale «Come accompagnare gli alunni e le alunne fragili in un cammino costruttivo, in questo panorama sociale, caratterizzato da cambiamenti ultrarapidi, veicolati anche dall’uso delle tecnologie?»: è la domanda fondamentale che…