Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato il 20 dicembre scorso il Piano Ospedaliero Regionale 2006-2008, dopo ben dodici anni in cui è mancato questo strumento fondamentale per la programmazione regionale.
Nell’ambito di tale documento, sono stati inseriti due Centri di Risveglio dal Coma, uno presso l’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon di Napoli, per il settore neonatale, e un secondo presso l’Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento, per gli altri casi.
«Questo importante risultato – spiega Margherita Rocco, presidente dell’associazione napoletana Gli Amici di Eleonora – è anche un premio per l’azione da noi svolta a fianco dell’associazione bolognese Gli Amici di Luca, con la quale siamo convenzionati, già promotrice in Emilia Romagna con l’Azienda USL di Bologna della Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Proprio lo scorso anno avevamo sollecitato gli assessori alla Sanità e alle Politiche Sociali della Regione Campania, Angelo Montemarano e Rosa D’Amelio e il presidente della V^ Commissione Sanità, Angelo Giusto, affinché si portasse avanti questa iniziativa. Ora è importante sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica della Campania, affinché questi progetti si realizzino concretamente».
Gli Amici di Eleonora nascono nel marzo del 2006 dall’impegno di Margherita Rocco e Claudio Lunghini, genitori di Eleonora, bambina nata nell’agosto 2003 dopo un parto in situazione disperata, per mesi in coma e purtroppo scomparsa nel gennaio 2004.
Dall’emozione per questa vicenda, attorno a loro si è creato un movimento di amici, medici, professionisti e familiari orientatosi subito verso l’apertura di un dibattito per la costituzione in Campania di centri specializzati su questo problema.
«Si tratta – ha dichiarato Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma di Bologna e tra i fondatori degli Amici di Luca – di un primo risultato davvero importante, innanzitutto perché concretizza quell’opera di sensibilizzazione che da anni portiamo avanti per creare una rete di strutture che adeguatamente si occupino di coma e stati vegetativi dalla fase postacuta a quella degli esiti. Ma è importante anche perché tra i Centri di Risveglio previsti dal Piano Ospedaliero della Regione Campania si parla per la prima volta della realizzazione di moduli in area pediatrica (all’Ospedale Santobono di Napoli), che colma quindi una lacuna a livello nazionale sulla complessità del problema specifico».
A Bologna, val la pena ricordarlo, il felice incontro con l’Azienda USL del capoluogo emiliano ha portato alla creazione della già citata Casa dei Risvegli Luca De Nigris, una struttura pubblica e innovativa per la fase postacuta, della quale Superando.it si è già più volte occupato.
Formata da un team multidisciplinare, la Casa dei Risvegli di Bologna è un modello assistenziale e di ricerca che coinvolge i familiari e si coniuga ad un progetto architettonico, un punto di riferimento nazionale che ha l’obiettivo di creare e mettere in rete strutture analoghe o comunque di farsi promotore di centri che si occupino in maniera efficace di questi temi.
«Siamo convinti che Gli Amici di Eleonora, mettendo a frutto come abbiamo fatto noi a Bologna la dolorosa esperienza maturata e facendo tesoro dei bisogni riscontrati come familiari, possano dare la giusta spinta propulsiva alle istituzioni per costituire un tavolo di lavoro e portare avanti insieme ai professionisti una concreta alleanza terapeutica. Per quanto ci riguarda siamo disponibili a mettere a disposizione la nostra capacità di sperimentazione e a seguire con attenzione quel percorso di assistenza nella “convivenza nella malattia” che è uno tra gli obiettivi della commissione sulle tematiche Cure palliative, stati vegetativi e dignità di fine vita, istituita dal ministro della Salute Livia Turco e della quale io stesso faccio parte».
(Ufficio Stampa Agenda)
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