L’importanza della Convenzione nel Terzo Mondo: il caso di El Salvador

a cura di Giuliano Giovinazzo
La vita dei milioni di persone con disabilità nel mondo potrebbe davvero migliorare con l'applicazione della Convenzione Internazionale approvata all'ONU nel 2006. E ciò potrebbe succedere ancor più nei tanti Paesi in cerca di sviluppo, ove vive l'80% dei disabili. Ci occupiamo di un caso concreto, quello di El Salvador, con i suoi mille problemi, dovuti anche alle conseguenze di una lunga guerra
Il vulcano Izalco a El SalvadorI rappresentanti di numerose associazioni hanno chiesto nei giorni scorsi al governo di El Salvador di ratificare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, approvata dalle Nazioni Unite alla fine del 2006.
In tal senso l’esponente dell’Associazione degli Invalidi di Guerra del piccolo Paese centramericano, Armando Martínez, ha ricordato nel corso di una conferenza stampa come «questa norma imponga ai Paesi firmatari il rispetto e la tutela dei diritti delle persone con disabilità fisiche, sensoriali o intellettive».

Va ricordato a questo punto come il conflitto armato che ha insanguinato El Salvador tra il 1980 e il 1992 abbia avuto, tra i propri esiti, anche 25.000 nuove persone con disabilità tra i militari dell’esercito, i guerriglieri del Fronte Nazionale e la popolazione civile.
Nel Paese, tuttavia, mancano statistiche ufficiali che possano indicare con precisione la popolazione disabile, ma secondo i promotori della ratifica della Convenzione, le persone in tale situazione dovrebbero essere più o meno un milione di cittadini.

Ancora Martínez aggiunge poi che la legge sulle pari opportunità, approvata dal legislatore salvadoregno tre anni fa, potrebbe essere pienamente applicata solamente a seguito della ratifica della Convenzione.

Dal canto suo la rappresentante dell’Associazione dei Non Vedenti di El Salvador, María Rubidia Cornejo, ribadisce come questa fascia di popolazione abbia pochissime opportunità, ad esempio, di trovare un lavoro, in quanto la citata legge viene poco applicata, sia nel settore pubblico che in quello privato.
«Con l’approvazione della Convenzione – secondo Cornejo – la creazione e lo sviluppo di opportunità per le persone con disabilità potrebbero diventare finalmente una realtà, in quanto per ora le facilitazioni a loro favore sono minime».
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