Le politiche da decidere assieme

Il 3 aprile scorso i rappresentanti della Consulta Regionale delle Associazioni dei Disabili del Friuli Venezia Giulia hanno incontrato Giorgio Ross, direttore Centrale della Salute e della Protezione Sociale per la Regione e Lionello Barbina, direttore generale dell’Agenzia Regionale della Sanità.
Per l’occasione è stata confermata la necessità condivisa di instaurare modalità e prassi di comunicazione che rafforzino il ruolo di rappresentanza e di collaborazione svolto dalla Consulta con il settore della salute e della protezione sociale, così come previsto e riconosciuto dalla Legge Regionale 41/1996 (articolo 13 bis).

«In sintesi – sottolinea il presidente della Consulta Vladimir Kosic – si è richiesta la formulazione di una modalità operativa che agevoli l’apporto di merito della Consulta nel percorso di indirizzo e di progettualità gestionale per ciò che riguarda le politiche sociali e sanitarie della Regione e che tale modalità non si limiti solo a richiamare i positivi risultati conseguiti assieme alle rappresentanze politiche, ma che, al contrario, si concretizzi in una prassi di progettazione politica compartecipata, soprattutto per ciò che concerne la scelta delle priorità da affrontare assieme, in ottemperanza a quanto affermano le leggi regionali di recente approvate».

Durante l’incontro sono state citate alcune rilevanti questioni di merito, legate al tema della disabilità, quali la compartecipazione alle spese da parte delle famiglie in tema di servizi, la disomogenea e, in alcune realtà territoriali, non efficace gestione di protesi e ausili da parte delle Aziende Sanitarie, la definizione di modelli di servizi integrati per le situazioni più gravi a livello domiciliare e residenziale.
Dal canto loro i dirigenti dell’Amministrazione Regionale hanno accolto e condiviso le proposte della Consulta, assumendo precisi impegni e garantendo una futura valorizzazione del ruolo di rappresentanza – previsto, come ricordato, dall’articolo 13 bis della Legge Regionale 41/1996 – e offrendo, inoltre, vari spunti per una futura e proficua collaborazione tra le associazioni dei disabili e l’Amministrazione Pubblica.
(S.B.)