Raro non significa irrilevante

Sorto recentemente presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Malattie Rare del Polmone - struttura unica nel suo genere in Italia - promuove per il 20 e 21 aprile a modena un convegno sull'argomento, aperto anche a pazienti e familiari. Il tentativo è quello di aprire nuove strade per la gestione di queste patologie, che colpiscono una parte non trascurabile della popolazione

In primo piano mano di un paziente, sullo sfondo due medici«In molti campi la rarità è un pregio: in medicina la rarità di una malattia significa invece di solito difficoltà nella diagnosi, mancanza di un’assistenza dedicata e scarse possibilità terapeutiche. Le malattie rare del polmone colpiscono una parte non trascurabile della popolazione. Spesso sono mortali e frequentemente colpiscono giovani adulti: i farmaci efficaci sono pochissimi. Per questi motivi, negli ultimi anni un’attenzione crescente è stata destinata a questi pazienti, ma le risorse cliniche e di ricerca non sono ancora adeguate alle loro necessità».

Viene presentato così il Primo Convegno sulle Malattie rare del polmone che si terrà a Modena, venerdì 20 (Aula To2 del Centro Servizi, Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Modena, Via del Pozzo, 71, ore 14.30-16.30) e sabato 21 aprile (Forum Guido Monzani, Via Aristotele, 33, ore 8.30-13), a cura del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Malattie Rare del Polmone dell’Università di Modena e Reggio Emilia, struttura prima e unica nel suo genere, per quanto concerne il nostro Paese, sorta di recente.

«Un convegno – dichiarano ancora gli organizzatori – che vuole aprire nuove strade nella gestione delle malattie rare polmonari, partendo dall’esperienza multidisciplinare del Policlinico Universitario di Modena, che riunisce e coordina gli sforzi di diverse professionalità, per fornire un’assistenza clinica adeguata e sviluppare un’innovativa linea di ricerca».

L’iniziativa – che si avvarrà della partecipazione di prestigosi esperti nazionali e stranieri (per questi ultimi è prevista la traduzione simultanea degli interventi) – è aperta a tutti i professionisti sanitari, ai pazienti, ai loro familiari e «a chiunque – concludono i promotori – crede che raro non significhi irrilevante».
(S.B.)

Il programma del convegno è disponibile cliccando qui.
Per ulteriori informazioni:
Segreteria organizzativa (dr.ssa Katia Baldaccini)
tel. 059 4222198,
baldaccini.katia@unimore.it.
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