L’affettività, il sentimento e la sessualità

Vivrà il suo momento conclusivo con il convegno del 3 maggio a Roma l'interessante progetto promosso dalla Provincia capitolina, che ha coinvolto persone con disabilità, famiglie e operatori in un vero e proprio percorso di formazione per un corretto approccio a questioni che spesso rischiano di restare "intrappolate" tra le mille parole che descrivono i servizi rivolti alle persone con disabilità

Vasilij Kandinskij, Giallo Rosso e Blu, 1925«La sessualità e la disabilità sono un accostamento che spesso rimane intrappolato sotto le mille parole che descrivono i servizi alle persone con disabilità. Si tratta di un discorso difficile che genera disagio e difficoltà e incontra una certa resistenza da parte di tutti gli attori coinvolti, siano essi operatori, disabili e famiglie».
È stata questa una delle idee centrali del progetto Affettività, sentimenti e percorsi di educazione sessuale nelle persone con disabilità, voluto dall’Ufficio Politiche per l’Handicap della Provincia di Roma e coordinato dalla Cooperativa Sociale di Solidarietà ASPIC, con proposte specifiche rivolte a tutte e tre le “aree” coinvolte: operatori, persone con disabilità e famiglie.

L’iniziativa vivrà il proprio momento conclusivo mercoledì 3 maggio a Roma (Palazzo Valentini, Sala della Pace, Via IV Novembre 119/a, ore 15.30-17.30), con un convegno cui parteciperanno Tiziana Biolghini, Consigliere Delegato per le Politiche dell’Handicap della Provincia di Roma, Claudia Montanari, presidente di ASPIC, Stefania Firrincielli, responsabile del progetto per la Provincia di Roma e Marusca Arcangeletti, dell’équipe professionale di ASPIC.

«Il progetto pilota promosso dall’Ufficio Handicap – si legge ancora nella nota presentativa della Provincia di Roma – ha visto coinvolte persone disabili, le loro famiglie e gli operatori socio-assistenziali. Il servizio ha iniziato un vero e proprio percorso di formazione per le famiglie e per le persone disabili, coinvolgendole in un cammino di corretto approccio al tema della sessualità. La strada da costruire è difficile, ma l’importanza di realizzarla è fondamentale. Il progetto è stato la prima tappa raggiunta».

Un’idea, quindi, quanto mai utile, perché «risponde – dichiarano i responsabili della Cooperativa ASPIC – all’assolutà necessità di venire incontro alla persona disabile, infrangendo i vecchi schemi dell’estraneità e dell’alienazione corporea che compromettono ogni tipo di comunicazione, dando così vita a vere espressioni di sessualità adeguata e soddisfacente, proprio perché frutto di una conquista non più mediata da apparenze, pregiudizi e stereotipi».
(S.B.)

Il programma del convegno del 3 maggio è disponibile cliccando qui.
Per ulteriori informazioni:
– Provincia di Roma, Ufficio Politiche per l’Handicap
tel. 06 67667396,
prob.handicap@provincia.roma.it
– Cooperativa Sociale di Solidarietà ASPIC
tel. 06 54225060,
info@coopaspic.org.
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