Integrazione a due velocità

di Giuseppe Argiolas*
Fanno pensare proprio a questo le scuole paritarie che continuano a sostenere la linea della non integrazione degli alunni con disabilità, nonostante i vari riferimenti di legge e nonostante il lungo percorso compiuto in questo ambito negli ultimi trent'anni

Alunni con disabilitàÈ certamente il caso di ricordare che il pieno riconoscimento della parità scolastica per gli istituti non statali (paritari) è subordinato alla presa in carico degli alunni con disabilità (Legge 62/2000, articolo 4: «La parità è riconosciuta alle scuole non statali che […] si impegnano espressamente a dare attuazione a […]: l’applicazione delle norme vigenti in materia di inserimento di studenti con handicap o in condizioni di svantaggio»).
Le scuole paritarie hanno quindi l’obbligo di garantire il diritto allo studio e l’integrazione di tutti gli alunni.

Ma perché allora nonostante la norma citata e nonostante i riferimenti di legge sui finanziamenti e la nomina dei docenti di sostegno (Legge Finanziaria per il 2007; Ordinanza Ministeriale 215/92, Decreto Ministeriale 27/2005), le scuole paritarie continuano a sostenere la linea della non integrazione degli alunni con disabilità?
Guardando infatti a tutto il percorso compiuto a partire dalla Legge 517/77 – la prima norma che trent’anni fa garantì in Italia il diritto all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità – fino alla recente Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, approvata dall’ONU alla fine del 2006, e ricordando le numerose sentenze ottenute dalle famiglie a favore della piena integrazione scolastica, sembra proprio di vedere un’Italia che marcia a due velocità. Perché infatti sostenere lo stesso diritto in tribunale di fronte alle scuole pubbliche e non a quelle paritarie?
Ciò che comunque è certo è che l’integrazione scolastica non può essere riconosciuta senza la difesa dei diritti economici, sociali e culturali dell’intero Paese e in ogni tipo di scuola.

*Direttivo Nazionale CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno).

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