Dapprima uno spettacolo teatrale, poi una tavola rotonda: è una proposta interessante quella rappresentata dalle due giornate organizzate ad Amelia (Terni) dall’ASL 4 della città umbra, su proposta del CIRP (Centro di Integrazione e Riabilitazione) di Porchiano del Monte, per parlare del tema Sessualità e affettività della persona disabile: Tabù?
Si incomincerà dunque venerdì 25 maggio, al Teatro Sociale di Amelia (ore 21), con lo spettacolo intitolato semplicemente Tabù, presentato dalla Compagnia Instabile di Porchiano, realizzato dal Laboratorio Teatrale del CIRP e diretto da Corrado Sorbara.
Si tratta, come spiegano i promotori, di «una rappresentazione che nasce da un progetto di ricerca e proposta sul tema dell’affettività e della sessualità avviato nel 2006 dal CIRP di Porchiano, uno spettacolo ispirato alle sollecitazioni poste dai racconti, dalle domande e dalle discussioni affrontate dall’intero gruppo del laboratorio teatrale. Un divertissement a tema, un “gioco” a volte ironico, a volte graffiante, con tecniche teatrali miste».
Il ricavato della serata servirà a rifinanziare le attività educative, sociali e culturali dello stesso CIRP.
Si continuerà poi sabato 26 maggio, presso il Circolo Culturale Santa Fermina di Amelia (ore 9.30), con la tavola rotonda che cercherà di coinvolgere nel dibattito i vari soggetti interessati: istituzioni, addetti ai lavori, persone con disabilità e famiglie.
Vi interverrà anche l’assessore regionale dell’Umbria alle Politiche Sociali Damiano Stufara.
«Nel loro complesso – sottolineano gli organizzatori – queste due giornate vogliono essere un primo passo per l’inizio di un percorso aperto di discussione, riflessione e cambiamento, da arricchire nel tempo, per una società sempre più “a misura” delle differenze individuali, sempre più capace di integrarle e di recepire il valore che proprio una manifestazione articolata e “senza tabù” della persona, nella sua intima peculiarità, è capace di offrire come ricchezza da condividere».
«Con questo nostro primo incontro – aggiunge il regista dello spettacolo teatrale Corrado Sorbara – cerchiamo di dare un piccolo contributo a questo percorso, proponendoci di coinvolgere i soggetti interessati (operatori, famiglie, persone con disabilità), ciascuno nel proprio ruolo, a una nuova e diversa definizione dei bisogni, delle aspettative, del senso della cura e delle relazioni. “La sessualità, come l’acqua – ha scritto Maria Cristina Pesci [medico psicoterapeuta bolognese, da anni impegnata in questo settore, N.d.R.] – non può essere attraversata senza essere disposti a sentirsi immersi nelle sue peculiarità”. È parte integrante della persona e pervade i diversi elementi costitutivi dell’individuo».
(S.B.)
CIRP di Porchiano del Monte, tel. 0744 980400, cirp@interfree.it.
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