Quando una spiaggia è veramente accessibile

di Pietro V. Barbieri* e Giulio Nardone**
Si parla anche di «accessibilità per i disabili fino alla battigia» nel recente "Manuale di autodifesa del bagnante" pubblicato dai Verdi. Ma quando uno stabilimento balneare e una spiaggia sono realmente accessibili? C'è un documento recentemente realizzato dall'Associazione SiPuò e approvato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), che ne fissa i vari criteri

È l'ora che tutte le persone con disabilità motoria, ma anche sensoriale, «invisibile» o intellettiva, possano accedere alle varie spiagge e agli stabilimenti balneariIl 1° giugno scorso i Verdi hanno presentato ufficialmente il Manuale di autodifesa del bagnante, iniziativa realizzata a seguito di un’interpretazione restrittiva della nuova norma sul libero accesso alle spiagge, la Legge 296/2006.
La notizia – cui ha dato visibilità il 30 maggio il quotidiano «la Repubblica» – fa riferimento tra le principali violazioni da cui difendersi anche all’«accesso per disabili fino alla battigia».
Infatti, la raggiungibilità della battigia è oggi un elemento assicurato a norma di legge, ma non sempre nei fatti, elemento che comincia ad essere sempre più diffuso sulle spiagge italiane e che costituisce un servizio utile ad elevare la fruibilità delle spiagge, senza però garantire con certezza la soddisfazione di trascorrere una piacevole giornata al mare per una persona con disabilità.

Ma quando uno stabilimento balneare è accessibile? Forse dovremmo anche chiederci cosa nello stabilimento balneare dev’essere accessibile.
Molto spesso non si riesce ad entrare, men che meno arrivare all’ombrellone e a volte il bagno “per disabili” è occupato da boe, sdraio e altre amenità, con il buon proposito di liberarlo nel caso si dovesse presentare una persona che ne ha bisogno!

In realtà gli elementi che concorrono a definire una spiaggia accessibile sono diversi e di facile applicazione, spesso più di quanto non si possa immaginare.
A raccogliere su più livelli i dati che oggettivamente consentono di definire uno stabilimento balneare accessibile è oggi il Manifesto per l’accessibilità di stabilimenti balneari e spiagge, recentemente realizzato dall’Associazione SiPuò (Laboratorio Nazionale Turismo Accessibile) e qui di seguito presentato, che è stato approvato dalla FISH, con la quale tra l’altro – come indica in conclusione lo stesso documento – sono state gettate le basi per un Censimento Nazionale degli Stabilimenti Balneari Accessibili.

*Presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
**Presidente nazionale dell’
ADV (Associazione Disabili Visivi).
 

Manifesto per l’accessibilità di stabilimenti balneari e spiagge

La premessa al nostro lavoro
In questi ultimi anni abbiamo visto troppo spesso affermare che uno stabilimento balneare viene indicato come accessibile ai clienti con disabilità solo perché viene dotato di una carrozzina che consente l’accompagnamento in acqua di persone non autonome.
È importante non ripetere gli errori del passato e un esempio per tutti è rappresentato dalla legge sulle barriere architettoniche il cui unico messaggio passato è che i cittadini con disabilità hanno bisogno di wc speciale, cosa assolutamente contestata da più parti, ma che ora si fa molta fatica a recuperare!
Quello che ci siamo proposti con questo lavoro, è di fare un’analisi delle funzioni che si devono poter svolgere negli stabilimenti balneari e nelle spiagge e dei requisiti minimi indispensabili che questi devono poter garantire alle persone con disabilità per potersi dire accessibili a clienti con disabilità motorie, sensoriali e cognitive.

Principi e impegni
Turismo accessibile
è l’insieme delle strutture e dei servizi che consentono a chiunque di vivere una vacanza in modo soddisfacente.
L’accessibilità turistica rappresenta una crescita culturale, un modo di porsi e di essere, da radicare nel tempo e nella storia dei luoghi e delle persone.
Il grado di soddisfazione del turista con disabilità deve diventare un parametro di valutazione del sistema di accoglienza.
L’informazione deve tener conto di tutte le esigenze, ivi comprese quelle finora meno considerate, quali le disabilità sensoriali, invisibili e intellettive.

Principi generali
L’inclusione sociale
basata sulla non discriminazione e sulle pari opportunità garantisce a tutte le persone la possibilità di vivere e godere pienamente dei beni e dei servizi creati dalla società.
L’accessibilità è un diritto umano e come tale dev’essere garantita a tutte le persone indipendentemente dalla loro condizione e dai loro limiti.
La fruibilità del tempo libero e dell’ambiente, nei loro valori materiali e immateriali, assicura lo sviluppo della personalità e la migliore qualità della vita e pertanto dev’essere garantita a tutti i cittadini con attenzione alle diverse esigenze e nel rispetto rigoroso degli ecosistemi.
Le organizzazioni delle persone con disabilità devono partecipare ai processi di realizzazione dei servizi e delle misure di accessibilità e di fruibilità della natura: Niente sulle persone disabili senza le persone disabili.

Sistema “Accessibilità”
L’accessibilità delle spiagge e degli stabilimenti balneari viene garantita dall’integrazione tra i seguenti sistemi:
– Progettazione
– Accoglienza
– Informazione e comunicazione
– Formazione
– Manutenzione

Progettazione
L’obiettivo principale della progettazione e della gestione del territorio dev’essere la costruzione di un ecosistema inclusivo, ospitale e accessibile.

Accoglienza
Le persone con disabilità devono poter trovare un’adeguata struttura turistica.
La qualità dell’offerta turistica deve includere l’accessibilità.
A tal fine devono essere coinvolti gli operatori, le amministrazioni locali, le componenti del territorio, tenendo conto dei diversi bisogni del turista al fine di creare un sistema di ospitalità per tutti.

Informazione e comunicazione
L’informazione sulle condizioni di accessibilità permette a chiunque la scelta e la fruizione dei servizi di spiaggia in funzione delle proprie aspettative ed esigenze.
L’informazione dev’essere oggettiva, verificata e attendibile e non deve limitarsi ad una valutazione di generica accessibilità.
La comunicazione è uno strumento per far conoscere, incentivare scelte, creare atteggiamenti favorevoli.
La comunicazione sull’accessibilità e la fruibilità delle spiagge e delle infrastrutture dev’essere inserita negli ordinari strumenti di informazione.

Formazione
Va assicurata la formazione permanente degli operatori in materia di accessibilità e accoglienza.
Nella formazione degli operatori professionali (gestore, assistente bagnante, addetti alla ristorazione ecc.) devono essere promosse la conoscenza delle esigenze e le sensibilità delle persone con disabilità.
Le strategie per la qualificazione delle risorse umane devono essere caratterizzate dalla continuità della formazione.

Manutenzione
La manutenzione costituisce la condizione fondamentale per mantenere un servizio di qualità.
La qualità si esprime attraverso interventi immediati e comunque periodici delle infrastrutture in dotazione: parcheggio, area ristorativa, area giochi, area servizi igienici, area spiaggia, area fitness ecc., atti a garantirne il livello di fruibilità.
Alla voce manutenzione vanno anche ricondotti gli indispensabili interventi di pulizia e igiene giornaliera dei servizi igienici.

Requisiti
Per raggiungere gli obiettivi di inclusione e di rispetto dei diritti umani, oltre che delle relative normative sulla accessibilità, si identificano due livelli:
– I requisiti indispensabili di accessibilità
I requisiti ottimali di accessibilità

Requisiti indispensabili di accessibilità
1.
La presenza di un parcheggio adiacente allo stabilimento balneare.
2. Un percorso pedonale adeguato (1) e riconoscibile che conduce allo stabilimento.
3. L’accesso alla reception e al bar di spiaggia.
4. La presenza di un servizio igienico (2) adeguato.
5. La presenza di uno spogliatoio (2) adeguato.
6. La presenza di una doccia (2) adeguata.
7. L’accesso ad una parte dell’area attrezzata della spiaggia (ombrelloni, lettini ecc.) mediante adeguate passerelle.
8. Sistemi di guida e orientamento specifici per persone cieche o ipovedenti.
La mancanza anche di uno solo dei requisiti indispensabili rende lo stabilimento balneare o la spiaggia NON ACCESSIBILE.

Requisiti ottimali di accessibilità
Oltre a quanto previsto nei requisiti indispensabili, aggiungiamo:
1. La presenza di parcheggio riservato in prossimità dell’accesso allo stabilimento o all’area balneare.
2. L’accesso a tutti i servizi presenti (area ricreativa, ristorazione, servizi ecc.).
3. La possibilità di scegliere una postazione sulla spiaggia che possa essere attrezzata e resa accessibile per l’occasione.
4. La presenza di ausili che consentano di entrare e uscire dall’acqua.
5. La presenza, nell’area ricreativa, di giochi utilizzabili anche da bambini con disabilità.

La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e l’Associazione SiPuò hanno gettato le basi per lo svolgimento di un CENSIMENTO NAZIONALE DEGLI STABILIMENTI BALNEARI ACCESSIBILI.
Il 2007 – Anno Europeo delle Pari Opportunità – sarà quello in cui vedrà la luce questa innovativa iniziativa che avrà il duplice obiettivo di premiare coloro che eccellono nella realizzazione dei loro stabilimenti per accessibilità, ma anche quella di fornire un’informazione completa e credibile a tutte le persone che ancora oggi, purtroppo, hanno grosse difficoltà a poter godere di un periodo di vacanza balneare per mancanza di adeguate informazioni sulle strutture accessibili.

Note:
(1) Per adeguato si intende che rispetti le normative vigenti, in particolare in riferimento alle seguenti voci: Legge 13/89 (Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati) e la relativa Circolare 259 del 23 gennaio 1990 del Ministero della Marina Mercantile che ne estende l’applicazione agli stabilimenti balneari.
Per quanto poi riguarda l’accessibilità a bar, ristoranti ecc., si rimanda al Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 236/89.

(2) Servizio igienico, spogliatoio e doccia possono essere usufruiti anche in un unico locale, purché di dimensioni  sufficienti.

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