Nel riconfermare l’impegno politico e culturale per l’inclusione dei disabili nella scuola, nella formazione, nell’università, nel lavoro, l’ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Civili e Sociali degli Hhandicappati) rileva un progressivo deterioramento delle condizioni concrete di vita, nonostante vi sia stata la ripresa dei rapporti con il mondo politico che si erano interrotti durante il precedente Governo.
In particolare l’ANIEP sottolinea come fatto di grande rilevanza l’impegno che il 30 marzo scorso l’Italia ha assunto per la ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e chiede che entro il 2007 il Governo vari una normativa accorpata sull’handicap, un Testo Unico aderente alla Convenzione, rivolto, anche e soprattutto, all’eliminazione delle difficoltà applicative che oggi compromettono l’esigibilità effettiva dei diritti.
Siamo alle soglie di un cambiamento giuridico epocale, ma si tratterà comunque di tempi troppo lunghi per chi deve vivere con problemi impellenti cui ancora a tutt’oggi non si risponde in modo dignitoso, mentre lo stesso trattamento verso i cittadini disabili registra sostanziali differenze da regione a regione, vanificando quanto l’ANIEP ha sempre sostenuto: a bisogni uguali devono corrispondere uguali prestazioni.
La ripresa degli organismi consultivi che assicurano il rapporto continuo con le forze politiche costituisce indubbiamente un segnale positivo, ma è necessario un coinvolgimento anche economico del Governo che dia spessore a scelte di civiltà che sono imprescindibili.
Bisogna constatare amaramente, invece, che gran parte delle richieste rivolte alle forze politiche al termine dell’Assemblea dell’ANIEP del 2006 sono rimaste inascoltate e assumono quindi un’urgenza ancora maggiore.
In particolare sono necessari provvedimenti legislativi in merito a:
– adeguamento delle provvidenze economiche e aumento sostanzioso delle risorse destinate al Fondo per il Sostegno delle Persone Non Autosufficienti;
– attuazione della Riforma dell’Assistenza (Legge 328/2000) e definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza, al fine di garantire le prestazioni su tutto il territorio nazionale in modo omogeneo;
– deducibilità dal reddito di tutte le spese sostenute per l’assistenza ai disabili in situazione di gravità, anche se prestate da personale non professionale;
– divulgazione dei progetti e della pratica della Vita Indipendente, dando i finanziamenti per l’assistenza direttamente all’utente che li gestisce personalmente, anziché destinarli ad istituti, cooperative o professionisti come avviene generalmente oggi;
– sostegno al lavoro dei disabili come mezzo imprescindibile per l’inclusione e per l’integrazione sociale;
– impegno concreto rivolto alla fruizione del diritto alla mobilità delle persone disabili, con particolare attenzione ai servizi di trasporto ferroviario e aereo.
L’ANIEP lamenta inoltre eccessi di burocrazia, al limite dell’accanimento persecutorio, nei seguenti casi:
– visite per l’accertamento dell’invalidità, spesso con attese di anni, i cui criteri è urgente ridefinire e i cui ricorsi dovrebbero prevedere procedure semplici e veloci, con il ritorno al ricorso amministrativo, mentre risultano ancora ingiustamente difficili;
– “verifiche” di controllo con visite mediche mortificanti a persone con disabilità gravi dovute a patologie che non regrediscono col tempo, visite che dovrebbero assolutamente cessare;
– iter farraginosi per ottenere la fornitura degli ausili, spesso insoddisfacenti per il ricorso a “gare di appalto” che peggiorano la qualità e allungano i tempi di attesa.
L’impegno culturale per superare l’immagine delle persone con disabilità come incapaci e bisognose – i cui diritti dipendono da benevolenza e pietismo – rimane per l’ANIEP il compito primario. Occorre quindi sollecitare i disabili ad una vita attiva, di relazione e di reciprocità, ricordando contestualmente alle forze politiche che la civiltà di una nazione si misura sul diritto alla dignità per tutti i cittadini nella concretezza della vita quotidiana.
La grande complessità del welfare non costituisce alibi per dimenticare che giustizia e dignità sono le nostre affermazioni contestuali alla rivendicazione dei diritti, cui le forze politiche e sociali devono rispondere nella pienezza delle loro responsabilità.
*Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Civili e Sociali degli Handicappati.
ll presente testo riprende la mozione conclusiva approvata dall’Assemblea Nazionale dell’ANIEP di Bellaria (Rimini) il 27 maggio 2007.