Il 19 dicembre 2004, alla presenza del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, venne posata la prima pietra di un complesso polo di servizi che avrebbe avuto lo scopo di promuovere l’integrazione tra i giovani con sindrome di Down e la cittadinanza.
Si trattava del progetto Parco del Mulino, nato da una proposta che la Sezione di Pisa-Livorno dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) rivolse ad Alfio Baldi, assessore cittadino alle Politiche Sociali, confluita poi nella stipula di una concessione all’AIPD di un’area comunale situata nella zona tra l’Ardenza e la Banditella.
Dell’avvenimento noi stessi demmo notizia, segnalando come sulla carta ci fosse la volontà di realizzare – grazie al contributo di 550.000 euro arrivato dalla Regione Toscana – un centro semiresidenziale polifunzionale per la promozione, l’autonomia e l’inserimento nella realtà sociale delle persone con sindrome di Down.
Negli ultimi due anni, grazie all’impegno della ditta Bottoni, al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno e ad altri finanziamenti e donazioni in materiali e opere, per un valore di circa 800.000 euro, si è riusciti infine a rendere agibile e funzionante il primo lotto del Parco del Mulino.
La struttura è organizzata come un’abitazione in grado di accogliere piccoli gruppi in vacanza o all’interno di progetti legati al “Dopo di Noi”, per un massimo di otto ospiti. È circondata da un parco di 6.000 metri quadri e dotata di un salone attrezzato per conferenze ed eventi.
Inoltre, l’associazione si è fatta carico della ristrutturazione di un’antica torre di avvistamento del Trecento. In fase di realizzazione, infine, anche un polo velico in cui attraccherà la Banda Bassotti, barca di proprietà dell’AIPD.
(B.P.)
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