Il 1° agosto la Conferenza Stato-Regioni ha ratificato in via definitiva il provvedimento con il quale il ministro della Salute ha destinato 10 milioni di euro, ripartiti tra le singole Regioni, per l’acquisto di comunicatori vocali (sistemi di comunicazione aumentativi alternativa) per pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica o da altre gravi patologie croniche ad andamento degenerativo che comportino la perdita della parola lasciando intatte le capacità cognitive.
Nella fasi più avanzate della malattia, quando restano solamente i movimenti oculari a collegare i pazienti con il mondo circostante, la tecnologia può fare molto per consentire a questi stessi pazienti di rimanere collegati con l’ambiente circostante.
I dispositivi a controllo oculare garantiscono tutto ciò grazie ad una telecamera connessa ad un computer e ad un software, consentono di scrivere, navigare in Internet, leggere scrivere e spedire e-mail, comandare luci ed apparecchi domestici, e molto altro ancora. Una battaglia di civiltà, a sostegno della qualità della vita in tutte le fasi della malattia, che raccoglie, peraltro, una domanda pressante proveniente dalle associazioni di tutela più impegnate sul campo, come l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e l’Associazione Luca Coscioni.
(C.G.)
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