Dieci milioni per i comunicatori vocali

Finalmente uno stanziamento a supporto dell'autonomia delle persone che hanno gravi difficoltà di comunicazione. Si pensi ad esempio alle persone con sclerosi laterale amiotrofica. Dieci milioni di euro che, su proposta del ministro della Salute Livia Turco, sono stati autorizzati dalla Conferenza Stato-Regioni

Un comunicatore vocale in una versione sempliceIl 1° agosto la Conferenza Stato-Regioni ha ratificato in via definitiva il provvedimento con il quale il ministro della Salute ha destinato 10 milioni di euro, ripartiti tra le singole Regioni, per l’acquisto di comunicatori vocali (sistemi di comunicazione aumentativi alternativa) per pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica o da altre gravi patologie croniche ad andamento degenerativo che comportino la perdita della parola lasciando intatte le capacità cognitive.

Nella fasi più avanzate della malattia, quando restano solamente i movimenti oculari a collegare i pazienti con il mondo circostante, la tecnologia può fare molto per consentire a questi stessi pazienti  di rimanere collegati con l’ambiente circostante.
I dispositivi a controllo oculare garantiscono tutto ciò grazie ad una telecamera connessa ad un computer e ad un software, consentono di scrivere, navigare in Internet, leggere scrivere e spedire e-mail, comandare luci ed apparecchi domestici, e molto altro ancora. Una battaglia di civiltà, a sostegno della qualità della vita in tutte le fasi della malattia, che raccoglie, peraltro, una domanda pressante proveniente dalle associazioni di tutela più impegnate sul campo, come l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e l’Associazione Luca Coscioni.
(C.G.)

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