Ha preso avvio sette anni fa e risponde alle richieste di Comuni, Enti e Associazioni del territorio, per servizi di trasporto speciali riguardanti persone con ridotta capacità motoria.
È il Progetto Un mezzo per tutti, voluto nel 2000 dalla Provincia di Padova, con l’obiettivo appunto di andare incontro alle esigenze di mobilità di categorie di cittadini come gli anziani o le persone con disabilità, consentendo loro di accedere a visite mediche specialistiche presso ambulatori, a cure termali e a servizi pubblici di varia natura o di partecipare a centri di aggregazione ricreativi.
«Si tratta di Enti – ha dichiarato l’assessore ai Trasporti della Provincia di Padova Mario Verza – che spesso incontrano difficoltà di tipo finanziario per l’acquisto di nuovi mezzi e la gestione complessiva del servizio. Nelle scorse settimane abbiamo assegnato altri 150.000 euro di contributi, che portano a 89 il numero dei progetti finanziati. Calcolando dunque che ogni progetto sviluppa in media 25.000 chilometri all’anno, aggiungiamo in tal modo oltre 2 milioni di chilometri all’anno al servizio di trasporto di linea finanziato dalla Regione Veneto, tutti destinati alla cosiddetta “mobilità debole”».
La prima fase di Un mezzo per tutti è servita per lo più a definire le esigenze dei Comuni del territorio provinciale padovano e le potenzialità offerte dalle varie Associazioni impegnate nel sociale, che hanno risposto con interesse e attenzione all’iniziativa.
La seconda fase, poi, si è sviluppata in alcuni casi attraverso il potenziamento di realtà e servizi già esistenti, in altri con l’avvio di nuovi progetti e con l’acquisto di veicoli.
Nel complesso, dal 2000 ad oggi, la Provincia ha finanziato piani di investimento per oltre 1 milione di euro in conto capitale per l’acquisto di autoveicoli, con un contributo di circa il 70% della spesa effettuata, erogando inoltre altri 250.000 euro per sostenere spese di gestione delle iniziative di Comuni e Associazioni, dirette ad integrare il trasporto pubblico locale.
«Infatti – annota ancora l’assessore Verza – questi servizi sostenuti dalla Provincia sono alternativi al trasporto pubblico e i costi sono stati contenuti grazie anche all’apporto del volontariato. Di fatto si può dire che siamo riusciti ad offrire una sorta di “porta a porta” che va incontro alle esigenze specifiche degli anziani, delle persone con disabilità e dei giovani, permettendo di superare i percorsi rigidi del trasporto di linea. Che poi continuino ad arrivare richieste di contributi, conferma come la scelta fatta sia stata apprezzata».
(S.B.)
Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Padova
Numero verde 800 800820, urp@provincia.padova.it.
Articoli Correlati
- Servizi socio-assistenziali e costi per gli utenti Un parere del Difensore Civico della Regione Marche, in tema di contribuzione al costo dei servizi socio-assistenziali da parte degli utenti, sembra parlare chiaro: «L’utente può essere chiamato a contribuire…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…