A spasso in carrozzina per i monti cantati da Orazio

La joëlette è una speciale carrozzina da fuoristrada che può consentire alle persone con disabilità di partecipare ad escursioni anche su territori impervi.
Si tratta di un ausilio ad una sola ruota, con sospensione e freno, tenuto da due accompagnatori mediante appositi bracci davanti e dietro, che può appunto procedere su tutti i sentieri – anche scoscesi e inclinati – purché non presentino strettoie o gradini più alti di quaranta-cinquanta centimetri.
Di ideazione e costruzione francese, la joëlette è utilizzata da quasi vent’anni da Handi Cap Evasion (HCE), una ONLUS transalpina che organizza trekking per persone non deambulanti, con guida professionista e alcuni volontari che ruotano nel portare la carrozzina.

A fornire ora la joëlette ai propri visitatori è anche il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, situato nel Lazio, tra la Provincia di Rieti e quella di Roma, all’estrema propaggine meridionale dei Monti Sabini, delimitando ad est la Campagna Romana.
Sorta nel 1989, quest’area protetta si contraddistingue per la sua ricchezza naturalistica, dovuta soprattutto alla particolare configurazione del paesaggio, di tipo spiccatamente preappenninico, dove la vicinanza del mare ha concorso alla formazione e alla coesistenza di forme di vita determinate da microclimi differenziati, dovuti ad esposizioni diverse e influenzati da variazioni della circolazione delle masse d’aria all’interno del complesso montuoso.
Un territorio, quindi, non ancora notissimo, ma certamente di grande interesse naturale, una verde terra cantata anche dal celebre poeta latino Orazio: sarebbe anzi stato lui stesso a battezzarla come lucretilis.

Dal 1991 a gestire il parco vi è un Ente Autonomo di Diritto Pubblico, contraddistintosi tra i primi in Italia per la sua politica di educazione ambientale rivolta veramente a tutti.
E l’attuale iniziativa della joëlette rientra certamente in questo spirito, dal momento che essa consentirà anche a persone con gravi disabilità fisiche o visive, di transitare su percorsi altrimenti del tutto inaccessibili.
(S.B.)