Andrea deve restare in Versilia

In una lettera indirizzata alle massime cariche istituzionali - dal presidente della Repubblica ai vari ministri competenti, fino al presidente della Conferenza dei Sindaci della Versilia - l'Associazione SuXfragile denuncia quanto accade ad una persona con disabilità, affetta dalla sindrome X-fragile, che l'ASL locale vorrebbe allontanare dal suo territorio di origine e dalla famiglia, contro il parere degli stessi medici specialisti

Si è rivolta alle massime cariche istituzionali, sia a livello nazionale che locale, la presidente dell’Associazione Italiana SuXfragile Elena Merola, per dare visibilità e ottenere risposte rapide sulla vicenda di Andrea B., persona con disabilità affetta dalla sindrome X-fragile – malattia ritenuta la seconda causa più frequente di ritardo mentale dopo la sindrome di Down – attualmente ospitato a Camaiore (Lucca), presso la struttura protetta dell’ASL 12 (ex Ospedale), denominata “La Nostra Casa”, gestita dalla Cooperativa Sociale COMPASS di Massa Carrara.

Persona con disabilità sul bagnasciugaSecondo quanto denunciato nella lettera, l’ASL 12 Versilia-Lucca, Ufficio Sociale e Unità Funzionale Disabili, vorrebbe infatti allontanare la persona dal territorio versiliese e dalla sua famiglia d’origine, «contro il parere degli stessi medici specialisti dell’ASL 12 – scrive Elena Merola – che ritengono invece importante il non allontanamento dal territorio di appartenenza e dalla famiglia, da cui Andrea viene da sempre seguito con costanza e competenze proprie ad ogni famiglia e in particolare alla sua».

Una decisione, quella dell’ASL, motivata dalla mancanza sul territorio di strutture adeguate all’accoglienza della persona, ciò che viene smentito sia dalla famiglia che dai medici specialisti i quali avrebbero invece individuato soluzioni alternative preesistenti sul territorio versiliese.
«Chiediamo quindi un intervento delle massime cariche istituzionali della nostra Repubblica – conclude la lettera – al fine di bloccare il trasferimento di Andrea fuori dal suo territorio, allontanandolo dalla sua famiglia, al fine di non aggravare ulteriormente le sue già gravi condizioni di salute».

Una vicenda incresciosa, dunque, per la quale auspichiamo naturalmente sviluppi positivi in tempi brevi, dei quali non mancheremo di informare i lettori.
Dal canto suo l’Associazione SuXfragile ha anche avviato una petizione popolare denominata Solidarietà ad Andrea!
(S.B.)

Per ulteriori informazioni e per aderire alla petizione:
Associazione Italiana SuXfragile
tel. 0828 332524 – 334 9851675,
segreteria@suxfragile.org.
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