«Un successo pieno, sia a livello di presa di coscienza interna delle problematiche, sia a livello di immagine esterna». Da queste parole di Salvatore Nocera – vicepresidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – emerge la sintesi migliore di quello che hanno rappresentato gli Stati Generali della Federazione che si sono appena conclusi a Roma: una fitta due giorni di riflessioni e analisi della condizione del movimento associativo e delle politiche relative alla disabilità nel nostro Paese. Un movimento che ha dimostrato di essere unitario e compatto, in grado di esprimere idee e proposte concrete, le quali sono state fatte proprie dai molti rappresentati delle istituzioni intervenuti all’incontro pubblico che si è tenuto nella prima giornata di lavori presso la Sala della Camera dei Deputati (Via del Pozzetto, Roma).
Un movimento, inoltre, pienamente inserito in un percorso europeo e internazionale, che parla lo stesso linguaggio dalla Mongolia al Sud America e che trova il proprio comune denominatore nella battaglia per i diritti umani. Significativo, in questo senso, il fatto che la prima mattinata di lavori sia iniziata e si sia conclusa proprio con due importanti comunicazioni di rilevanza transnazionale. La prima portata da Giampiero Griffo, membro del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International), che appena atterrato da Bruxelles ha voluto testimoniare in prima persona il successo ottenuto dalla campagna 1million 4disability, realizzata dall’EDF (European Disability Forum), che nei giorni scorsi è culminata nella consegna ai rappresentanti dell’Unione Europea di un milione e 230.000 firme. La seconda, giunta dal ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, il quale ha ribadito l’impegno affinché l’Italia arrivi a ratificare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità nel più breve tempo possibile.
Due strumenti, questi, in grado di garantire sempre più la partecipazione delle persone con disabilità, perché «l’inclusione si fa solo con le persone escluse – ha commentato Griffo. Specificando, inoltre che – integrazione non è inclusione; integrazione è entrare per ultimi in una società che ha già deciso le regole, dove l’ultimo che entra si deve adattare. Noi vogliamo una società in cui le regole vengano riscritte, perché tutti abbiamo i diritti propri di ciascun cittadino».
La partecipazione, quella fisica questa volta, ha costituito un elemento centrale per la buona riuscita della due giorni voluta dalla FISH: leader associativi, persone con disabilità provenienti da tutta Italia, rappresentati di Governo e Parlamento hanno affollato costantemente la sala che ha ospitato la prima giornata degli Stati generali, suscitando commenti estremamente positivi in merito «all’ottima organizzazione e all’alto livello politico della manifestazione». Molto apprezzato, inoltre, il modo in cui la Federazione ha scelto di strutturare l’incontro, ponendo agli interlocutori politici una serie di quesiti su tutte le questioni centrali volte alla non discriminazione e alla piena cittadinanza delle persone con disabilità, a ciascuno in base alle competenze del proprio dicastero.
Domande che non sono state eluse.
(Giuliano Giovinazzo)
Segreteria FISH, tel. 06 78851262, presidenza@fishonlus.it.
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