Progetti formativi, percorsi di integrazione e attività pedagogiche saranno presentati sabato 20 ottobre (ore 14.30-18) alla Fondazione Gualandi a favore dei sordi di Bologna (Via Nosadella 47), nell’ambito di Porte aperte, appuntamento organizzato in occasione del convegno Un’eredità di cento anni – in ricordo del centenario dalla scomparsa del fondatore don Giuseppe Gualandi – per visitare alcuni dei grandi spazi già ristrutturati dell’ex Istituto sordomuti di Bologna e promuovere le nuove iniziative.
Dai laboratori per bambini ai corsi di LIS (Lingua Italiana dei Segni), dai corsi di informatica al centro di ascolto e documentazione sulla sordità, dal centro per adolescenti alla redazione della rivista «Effeta», fino all’organizzazione di giornate formative per insegnanti e studenti: sono questi alcuni dei progetti realizzati dalla Fondazione Gualandi a favore dei sordi che verranno raccontati il 20 ottobre alla città di Bologna.
E tra le nuove iniziative vi è poi la prossima apertura a Bologna del nido d’infanzia Il cavallino a dondolo, per tutti i bambini dai 12 ai 36 mesi, progettato anche per stimolare e facilitare con metodi innovativi la comunicazione.
Si è già accennato al convegno Un’eredità di cento anni (Centro San Domenico, Piazza San Domenico, 13, ore 9-13), che il 20 ottobre sarà dedicato alla figura e all’opera di don Giuseppe Gualandi, iniziatore nel 1850 dell’Istituto.
Vi parteciperanno Robertò Farnè, direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, i docenti Alessandro Albertazzi e Giuseppe Gitti, monsignor Giovanni Catti, padre Antonio Loreti e la dottoressa Beatrice Vitali.
Interverranno inoltre monsignor Claudio Stagni, vescovo di Faenza e Modigliana, mentre chiuderà i lavori Gilberto Gualandi, presidente della Fondazione.
«Fu proprio don Giuseppe, fondatore dell’Istituto Gualandi nel 1850, a comprendere l’importanza dell’avvicinamento ai ragazzi sordomuti, per rompere il loro isolamento attraverso un impegno costante per l’abilitazione comunicativa, l’educazione, la formazione cristiana e sociale», racconta Adele Messieri della Fondazione Gualandi. «Il suo messaggio è stato raccolto e trasmesso con impegno da sacerdoti e suore della “Piccola Missione per i sordomuti” per oltre 150 anni. Dal 2003, parallelamente all’affinamento di ricerca scientifica, esperienza clinica e nuove leggi, è nata infatti la Fondazione Gualandi a favore dei sordi, che si propone oggi di diffondere e praticare attività di socializzazione e sostegno alla comunicazione in lingua italiana per bambini e ragazzi con difficoltà uditive, tramite attività alternative a quelle esistenti e in collaborazione con le istituzioni, gli enti e le associazioni che operano a favore dell’integrazione».
Da ricordare in conclusione che durante il pomeriggio del 20 ottobre saranno presenti nei locali della Fondazione tutte le persone che lavorano nei progetti educativi e culturali: direttamente a loro, quindi, sarà possibile porre domande e chiedere maggiori informazioni sulle attività.
(Ufficio Stampa Agenda)
– Adele Messieri (Consigliere delegato alle iniziative della Fondazione Gualandi), iniziative@fondazionegualandi.it
– Segreteria attività, tel. 051 6446656 (ore 15-19).
Articoli Correlati
- Sport delle persone sorde: un po’ di storia Forse non tutti sanno che un anno dopo le Paralimpiadi si disputano - a cadenza quadriennale - i Deaflympics, evento sportivo riservato alle persone sorde. Scopriamo dunque quando e come…
- Un po’ di storia della sordità, per riflettere sul presente «Che la si consideri un retaggio della storia da conservare solo in quanto tale - come scrive Stefania Delendati -, che la si utilizzi ancora per comprendere e farsi comprendere,…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…