Apprendiamo, dal Vostro cortese invito, del Convegno Internazionale denominato La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità – Il contributo italiano al negoziato dal 1987 al 2007, da Voi organizzato per venerdì 9 novembre presso la Biblioteca del Senato della Repubblica.
Leggiamo poi, nel medesimo invito, che tale giornata «sarà dedicata all’analisi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità con interventi volti a delineare il contributo italiano e statunitense al negoziato dal 1987 al 2007 con particolare riguardo all’orientamento dei ragazzi disabili alla fine del loro percorso formativo scolastico».
Visionando però il programma previsto per l’incontro, pur convenendo sull’alto profilo dei partecipanti allo stesso, dobbiamo manifestare tutta la nostra perplessità e lo sconcerto nel registrare la totale assenza di esponenti del Movimento Italiano delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie, che tanta parte ha avuto nei faticosi anni di negoziato che hanno portato all’approvazione di un documento fondamentale come la Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità.
Un ruolo – quello delle organizzazioni di persone con disabilità – testimoniato da una pluralità di voci in tutto il mondo, tra le quali, per tutte, citeremo testualmente quanto dichiarato dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, in occasione dell’Assemblea Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International), svoltasi a Seul, in Corea del Sud, nel settembre scorso: «L’importanza del ruolo assunto durante la negoziazione per la Convenzione, da parte delle organizzazioni di persone con disabilità, è stata fondamentale».
Per quanto poi riguarda il contributo italiano, è sufficiente ricordare che il 30 marzo 2007, in occasione della firma ufficiale della Convenzione da parte dell’Italia, rappresentata dal ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, a fianco di quest’ultimo vi era Giampiero Griffo, membro del Consiglio Mondiale di Disabled Peoples’ International, che tanta parte ha avuto in questi anni – insieme ad altri esponenti delle associazioni – nel difficile negoziato condotto a New York.
Lo stesso Griffo – vale la pena ricordarlo – ha curato per conto del CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) la traduzione non ufficiale della Convenzione, avvalendosi della revisione della professoressa Maria Rita Saulle, ovvero la versione alla quale al momento attuale tutti fanno ancora riferimento nel nostro Paese.
Da ultimo, ma non ultimo, ci piace ricordare anche come Superando.it, il portale internet della FISH, abbia seguito costantemente negli ultimi tre anni ogni fase del negoziato svoltosi all’ONU, con reportage esclusivi per l’Italia, facilmente rintracciabili tramiti il motore di ricerca interno dello stesso portale.
Alla luce di quanto detto, dunque, crediamo di non sbagliare ricordando che il cambio di paradigma nei confronti delle persone con disabilità, invocato dalla stessa Convenzione ONU, sta proprio nella partecipazione e auspichiamo che nel futuro ciò possa trovare rispondenza anche nelle Vostre iniziative.
*Presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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