Un passaggio molto importante e che farà parlare a lungo è quello che coincide con l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, avvenuta il 16 novembre, del Disegno di Legge collegato alla Finanziaria 2008 che delega al Governo il riordino della normativa sulle persone non autosufficienti, le politiche sociali e la famiglia.
Si tratta di un provvedimento che mira in sostanza a costruire una rete di servizi e cure a sostegno dei non autosufficienti e delle loro famiglie, portato avanti dai Dicasteri della Solidarietà Sociale, delle Politiche per la Famiglia e della Salute.
«Questo è un Disegno di Legge – ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, al fianco dei colleghi Livia Turco e Rosy Bindi – che fissa diritti certi ed esigibili per la non autosufficienza. Esso riguarda un gran numero di persone, in particolare anziani, ma non solo. Possiamo certamente parlare di un provvedimento di grande civiltà che risolve una lacuna della nostra società che scaricava il problema della non autosufficienza sulle famiglie».
Il Disegno di Legge conferisce al Governo alcune deleghe: la prima è quella volta a definire un sistema di protezione sociale e di cura per le persone non autosufficienti, garantendo l’accesso alle prestazioni, l’integrazione delle politiche sociali con quelle sanitarie, il sostegno alla persona non autosufficiente che scelga di rimanere nel proprio domicilio, il coinvolgimento delle comunità locali e della società civile nella definizione degli interventi.
Delega al Governo, poi, anche per rivedere e riordinare la materia dei congedi parentali, al fine di completare il sistema di tutela a sostegno della maternità e della paternità.
Vengono inoltre istituiti il Fondo per la lotta alla povertà estrema – per favorire iniziative di contrasto alle forme gravi di disagio ed emarginazione sociale anche delle persone senza fissa dimora – il Fondo di solidarietà sui mutui per l’acquisto della prima casa, per sostenere i cittadini in difficoltà temporanea nel pagamento delle rate, nonché la cosiddetta Carta della famiglia per nuclei con almeno tre figli in età minore, che darà diritto a sconti sull’acquisto di beni e servizi, ovvero a riduzioni su tariffe, concordate con soggetti pubblici e privati che aderiscano all’iniziativa.
Si parte dunque, finalmente, su questa difficile, ma indispensabile strada, tenendo conto che le risorse economiche disponibili non sono certo cospicue: ricordiamo infatti che la Finanziaria assegna al momento 300 milioni di euro per il 2008 e 400 per il 2009.
«Poca cosa per far decollare il Fondo per la non autosufficienza», è stato detto da più parti. Ma oltre a ricordare quanto dichiarato da Ferrero, che «prevede un aumento graduale dei fondi», vale anche la pena segnalare come il ministro della Solidarietà Sociale – presumibilmente pensando proprio al futuro – abbia già fatto sapere che ci si dovrà orientare tra la fiscalità generale e una tassa di scopo.
(F.D.)
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