Si svolgerà sabato 1° dicembre, presso il Centro Direzionale di Napoli, una giornata di consultazioni gratuite sulla balbuzie e sulle nuove indicazioni per la cura del disturbo della parola, organizzata dall’Associazione Vivere senza Balbuzie che da anni si occupa di questo tipo di problemi.
Gli incontri (individuali) saranno tenuti da Enzo Galazzo, esperto di balbuzie e rieducazione e promotore di tale Associazione, nata principalmente allo scopo di favorire la promozione di iniziative di ricerca, sensibilizzazione e informazione sulle nuove strategie di rieducazione efficaci.
«All’interno della nostra rete – racconta lo stesso Galazzo – abbiamo incontrato persone che hanno vissuto il dramma di chi è costretto all’inferiorità e alla perdita della propria dignità, pur avendo spiccate capacità di osservazione e di riflessione. Queste stesse persone, però, hanno avuto anche l’occasione di conoscere se stesse, nel viaggio interiore dell’esperienza di gruppo e la felicità della rivalsa che rafforza la personalità e migliora l’autostima».
Il fenomeno della balbuzie è molto diffuso, sia tra i bambini che tra gli adolescenti e gli adulti e interessa entrambi i sessi, anche se le statistiche suggeriscono una maggiore incidenza negli uomini (quattro su cinque).
Si tratta di un disturbo legato anche all’ansia e allo stress del quale – secondo studi italiani ed europei – soffrirebbe circa l’1,3% della popolazione (600.000 persone in Italia).
«Gli incontri di Napoli – spiega ancora Galazzo, che condurrà i colloqui – così come quelli che abbiamo in previsione di organizzare in altre città, si rivolgono sia alle persone che soffrono del disturbo, sia a insegnanti e genitori cui spesso capita di utilizzare comportamenti errati o che semplicemente non trovano risposte alle loro domande. L’informazione riguarda poi la sfera rieducativa, in quanto i risultati ottenuti con le nuove metodologie dimostrano che è possibile acquisire una parlata più fluida e una buona scioltezza nel linguaggio anche in casi di balbuzie molto marcata».
Una preziosa opportunità, dunque, per cercare di dare una valida risposta alla disinformazione che ancor oggi circonda il mondo della balbuzie.
(S.B.)
Associazione Vivere senza Balbuzie
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