Quella legge va rapidamente approvata

Risponde così Ida Collu, presidente dell'ENS (Ente Nazionale per la Protezione e l'Assistenza dei Sordi) a Silvana Baroni, presidente della FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), che nei giorni scorsi - anche su queste colonne - aveva espresso la necessità di modificare il disegno di legge per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva, recentemente approvato

La presidente dell'ENS Ida ColluNon vengono condivise dall’ENS (Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi) le posizioni espresse nei giorni scorsi anche su queste colonne (si veda, cliccando qui, il testo Quel disegno di legge sui sordi va ancora modificato) da Silvana Baroni, presidente della FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), in riferimento al disegno di legge approvato nelle scorse settimane, proposto dal Ministero della Solidarietà Sociale in attuazione dell’articolo 3 della Costituzione, per favorire la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva.

Secondo Baroni – lo ricordiamo – necessiterebbe al provvedimento «ancora una piccola ma indispensabile modifica e cioè laddove il disegno di legge recita che si promuove la lingua dei segni per i sordi, si dovrà aggiungere “per le persone sorde che vogliono utilizzare tale modalità comunicativa”. In tal modo saranno rispettate le pari opportunità, ma soprattutto il rispetto per la dignità della persona che non si riconosce in tale modalità comunicativa».
Una posizione, come detto, non condivisa dall’ENS, che tramite una nota della presidente Ida Collu, chiede invece con forza «una rapida approvazione» di quel provvedimento di legge, «con il riconoscimento della LIS [Lingua Italiana dei Segni, N.d.R.], che in questi anni è stato sostenuto trasversalmente da tutte le forze politiche e di cui oggi anche la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità ci chiede l’adozione».

Niente più «inutili audizioni», quindi, secondo Collu, per la quale «ve ne sono state già moltissime nel tavolo di confronto presso il Ministero», ma l’arrivo in porto di «una Legge che riconosca finalmente ai sordi italiani, al pari dei cittadini di molti altri Paesi europei ed extraeuropei, il diritto di comunicare anche in Lingua dei Segni».
(S.B.)

Share the Post: