Le voci differenti delle donne con disabilità

Vi saranno importanti ospiti dall'estero e autorevoli rappresentanti istituzionali ad una tavola rotonda organizzata per il 1° febbraio a Roma dal Consorzio Cooperative Sociali Integra, da DPI Italia (Disabled Peoples' International) e dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), allo scopo non solamente di evidenziare la discriminazione multipla cui sono sottoposte le donne con disabilità, ma anche di elaborare strategie concrete per superare tali situazioni

Venus Ilagan, già presidente di DPI, parteciperà alla tavola rotonda di Roma del 1° febbraioLa Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, approvata alla fine del 2006 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e in via di ratifica anche nel nostro Paese, esplicita definitivamente nell’articolo 6 che le ragazze e le donne con disabilità sono soggette in ogni angolo del pianeta a discriminazioni multiple.
La rilevanza di questo nuovo strumento internazionale impegna dunque gli Stati Membri a sollevare finalmente il velo di ipocrisia che ha oscurato in molte società le discriminazioni subite da milioni di donne all’interno delle loro comunità o delle loro stesse famiglie, in quanto donne e in quanto persone con disabilità, negando loro il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali.

In questo quadro, in cui le pari opportunità rivendicate dal movimento internazionale per i diritti delle persone con disabilità divengono sempre più un diritto reale ed esigibile, si inseriscono le tematiche che saranno affrontate nel corso della tavola rotonda Voci differenti: Il genere e la disabilità, che si terrà a Roma, venerdì 1° febbraio (Casa Internazionale dele Donne, Palazzo del Buon Pastore, Via della Lungara, 19, ore 9.30-17.30), organizzata a cura del Consorzio di Cooperative Sociali Integra, di DPI Italia (Disabled Peoples’ International) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
L’obiettivo è principalmente quello di rilanciare una riflessione a più voci sulla condizione delle donne con disabilità in Italia, ma senza voler ridurre la discussione alla denuncia dello stato delle cose di una società ancora poco attenta, in cui il percorso verso la piena cittadinanza di queste persone è ancora costellato da ostacoli, barriere e pregiudizi.
Donne indiane con disabilità, durante una manifestazioneL’auspicio è infatti quello di far emergere dal confronto le strategie per combattere e superare le discriminazioni esistenti, elaborando politiche e azioni appropriate insieme ai rappresentanti della società civile e delle istituzioni invitati alla tavola rotonda.
In questo senso di grande importanza sarà la partecipazione all’iniziativa, tra gli altri ospiti internazionali, di Venus Ilagan, donna con disabilità filippina e già presidente di DPI, prima donna a guidare un’organizzazione internazionale che tutela i diritti umani delle persone con disabilità in 135 Paesi.

L’incontro del 1° febbraio sarà anche l’occasione per presentare un progetto di ricerca promosso dal Consorzio Integra, che analizzerà Percorsi, risorse e ostacoli per le pari opportunità delle persone con disabilità nel territorio della Regione Lazio, il cui Assessorato al Lavoro, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili ha dato importante  sostegno nello sviluppo di questo studio e della stessa tavola rotonda.
Istruzione, formazione professionale e inserimento lavorativo delle persone con disabilità, con una particolare attenzione alle differenze di genere, saranno gli ambiti di un’indagine dei cui risultati potranno beneficiare tutti i soggetti che promuovono politiche e interventi di inserimento lavorativo.

Da segnalare infine la sede scelta per l’evento, vale a dire quella Casa Internazionale delle Donne situata presso il Palazzo del Buon Pastore, significativo non solo per la storia dell’edificio – che nasce nel 1615 come primo reclusorio femminile laico carmelitano dello Stato della Chiesa, rimandando a tante storie di segregazione di donne con disabilità in istituzioni totalizzanti – ma anche per il fatto di testimoniare che il movimento di liberazione delle donne si fa sempre più consapevole delle multiple discriminazioni che colpiscono le donne con disabilità.
(Giuliano Giovinazzo)

Per ulteriori informazioni:
– Segreteria FISH, tel. 06 78851262, presidenza@fishonlus.it
– Giuliano Giovinazzo (Ufficio Stampa FISH)
g.giovinazzo@centroperlautonomia.it.
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