Il diritto di vivere la socialità

Presentato a Milano un volume realizzato dalla Provincia che si suddivide in una duplice ricerca: da una parte una ricognizione dei bisogni delle persone con disabilità rispetto al tempo libero, dall'altra la mappatura completa del territorio, per giungere ad un censimento delle iniziative esistenti in questo settore. La pubblicazione verrà presto distribuita gratuitamente e sarà disponibile anche in internet

Donna in carrozzina insieme ad una donna non disabile«Ci interessava soprattutto portare alla luce un mondo ancora per molti versi sommerso e misconosciuto, dando ad esso piena cittadinanza nell’ambito dei diritti: il diritto cioè a vivere la socialità, ad andare fuori con gli amici, al cinema, in pizzeria, a farsi una gita a cavallo, ad andare in vacanza e a trovare alberghi, siti culturali e musei accessibili. Forti di questa convinzione, abbiamo promosso la realizzazione di questa duplice ricerca pensata per favorire una reale inclusione sociale e la piena cittadinanza delle persone con disabilità».

Lo ha dichiarato Ombretta Fortunati, consigliera delegata alla Partecipazione e alla Tutela dei Diritti delle Persone con Disabilità della Provincia di Milano, in occasione della presentazione della pubblicazione Uscire Insieme. I servizi per il tempo libero delle persone con disabilità nella Provincia di Milano, della quale il nostro sito si era occupato nei giorni scorsi.
Forse per la prima volta, dunque, è stata affrontata una materia spesso ritenuta secondaria, la cui necessaria rivalutazione culturale e sociale passa però anche attraverso un’analisi sociologica e concettuale, proprio perché l’espressione tempo libero è riduttiva rispetto a tutti i bisogni e i diritti ad essa sottesi ed è in primo luogo un fondamentale diritto alla realizzazione di sé, dei propri interessi e ad una vita piena di relazione per tutti.

L’indagine riportata all’interno del volume – un’ampia sezione del quale è dedicata alla mappatura delle organizzazioni, ciascuna presente con una scheda riportante i dati della tipologia di utenza, le attività organizzate e i recapiti – si suddivide, come accennato anche da Ombretta Fortunati, in una duplice ricerca: da una parte una ricognizione dei bisogni delle persone con disabilità rispetto al loro tempo libero, dall’altra un lavoro di mappatura della Provincia di Milano per giungere al censimento di tutte le realtà operanti nell’ambito di attività del tempo libero con persone disabili.
Lo studio ha interessato i 189 Comuni della Provincia e ha condotto al censimento di 133 organizzazioni con servizi per il tempo libero, che seguono 3.391 persone con disabilità, coinvolgendo 2.761 volontari.
Ne è emersa un’offerta di servizi di sostegno per la socializzazione e il tempo libero di grande ricchezza, ma non sufficientemente conosciuta. Grande anche la varietà delle situazioni, da gruppi informali alle iniziative gestite da organizzazioni di volontariato, fino ai servizi svolti da cooperative sociali, talora in convenzione con l’ente pubblico. Mancava però una mappatura sistematica di tutto ciò ed ora è stata finalmente realizzata.
(Alice Prencipe)

Il volume sarà presto in distribuzione gratuita presso gli uffici della Provincia di Milano (Via Vivaio, 1, primo piano), e anche pubblicato nel sito internet della Delega alla Partecipazione e alla Tutela dei Diritti delle Persone con Disabilità (www.provincia.milano.it/nonpiusoli).
Per ulteriori informazioni:
tel. 02 77402363-762, segr.delegadisabilita@provincia.milano.it
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