Organizzato dalla Fondazione CUOA (Centro Universitario di Organizzazione Aziendale), presso la propria sede di Altavilla Vicentina, si è svolto con successo l’11 febbraio il convegno La persona disabile come risorsa per l’azienda, con l’obiettivo principale di dimostrare come sia possibile rendere più competitive le imprese attraverso il fattore “disabilità”, avvalendosi della partecipazione di alcuni ospiti davvero “speciali”.
Due le sessioni in cui è stata divisa la giornata di lavoro, nella prima delle quali si è analizzata la disabilità come input per l’innovazione e lo stimolo a nuove opportunità di business.
Su tale questione ha aperto gli interventi Andrea Stella – personaggio ben noto ai nostri lettori, delle cui iniziative abbiamo più volte riferito – ideatore del primo catamarano al mondo senza barriere TIM Progetto Italia – Lo Spirito di Stella, che ha illustrato l’innovazione rappresentata da quest’ultimo, spiegando come, progettando attorno alla disabilità, «luoghi, strumenti e mezzi possono essere migliori per tutti».
Spazio poi a Candido Cannavò, noto giornalista che per molti anni ha diretto «La Gazzetta dello Sport» e anche scrittore capace di mettere in evidenza le eccellenze che le persone con disabilità riescono ad ottenere. Da ricordare, tra gli altri, il suo libro E li chiamano disabili, da noi presentato al momento della sua uscita.
Elisabetta Petrossi, infine, responsabile della comunicazione di Jacuzzi Europe, ha esposto ai presenti la case history della società per cui opera, che oggi è simbolo di benessere, ma che all’inizio fu ideata a scopi terapeutici.
La seconda parte del convegno è stata dedicata alla disabilità come valore per l’impresa e obiettivo della responsabilità sociale.
«Le imprese – come ha ricordato Alberto Luca, vicedirettore della Fondazione CUOA e vicepresidente di Confindustria Vicenza – possono adottare un comportamento socialmente responsabile, integrando all’interno della loro visione strategica aspetti di natura etica come l’integrazione delle persone disabili. Fuori dalle logiche di pietismo, il vantaggio è sia dei “soggetti deboli” sia delle imprese che possono utilizzare le peculiarità lavorative delle persone con disabilità che in certe mansioni rivelano maggiori capacità dei colleghi normodotati».
Sull’argomento si è soffermato Bruno De Michelis, direttore scientifico di Milan Lab nonché esperto formatore nello sport e nelle aziende – dedicandosi all’esperienza della Fondazione Brugnoni che da molti anni aiuta gli imprenditori a capire i vantaggi sul lavoro offerti dalle persone con disabilità.
Chi per altro non nutre certo dubbi su tale argomento è sicuramente la Ducati Corse, per la quale ha portato la propria testimonianza l’ingegnere con disabilità Filippo Preziosi, che ne è responsabile tecnico. A chiudere la giornata un altro campione del mondo, l’allenatore del Calcio Milan Carlo Ancelotti, che ha parlato della propria vicinanza a numerose iniziative con scopi sociali.
Moderatore dell’incontro è stato il giornalista Claudio Arrigoni e ha partecipato al convegno anche il presidente di Confindustria Vicenza Massimo Calearo.
(S.B.)
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